La top 10 dell’indie: cosa resterà di questo 2019?

Anche quest’anno è giunto al termine e, come sempre in questo periodo, mi guardo indietro per fare un bel bilancio e promuovere o bocciare l’anno appena concluso. E non si può dire che il 2019 non sia stato pieno di avvenimenti nella scena indie.

Chi avrà conquistato la vetta della classifica ‘top indie 2019’?

Tra Tommy Paradise che abbandona i Thegiornalisti portandosi via le password degli account social, Postino che lascia la musica per diventare medico e Motta e la Crescentini che si sposano in Maremma, i feed Instagram di tutti gli appassionati del genere sono stati quanto di più simile ad una puntata di Pomeriggio 5 si potesse trovare in rete.

Ma bando alle ciance che, mentre Appino cercava di pettinarsi per calcare il palco dell’Ariston, qualche album ha visto la luce. Ecco quali sono stati i migliori secondo il modestissimo parere dell’indie guru di uRadio (aka io).


10. ARSENICO – AIELLO


Il binomio “indie-depressione” è scontato quanto il Black Friday, quindi ringraziamo vivamente Aiello per averci fornito la colonna sonora per le giornate no in cui piangere pensando al fidanzatino della seconda media che ci ha lasciate per una di terza.


9. TOMMASO – FULMINACCI


Nuovo acquisto di Maciste Dischi, il ritmo di questa canzone ce l’ho in testa da settimane.
“E poi le domande mi mettono ansia, mi mettono a-a-agitazione” sarà la risposta che darò a chiunque mi chiederà quando mi laureo e cosa faccio a capodanno.


8. TADB – ROVERE


Il titolo di questa canzone mi ha riportata con la memoria a tempi remoti, quando parlare come codici fiscali era considerato socialmente accettabile. Farmi sentire vecchia mi sembra un validissimo motivo per far guadagnare ai Rovere un bell’ottavo posto nella classifica indie del mio 2019.


7. LO STRETTO NECESSARIO – LEVANTE FT. CARMEN CONSOLI


Canzone scritta per la bella Sicilia, ma in cui si può ritrovare chiunque sia lontano da casa. Perfetta per il fuorisede nostalgico.


6. TSUNAMI – EUGENIO IN VIA DI GIOIA


La band più ambientalista che ci sia è fresca fresca di vittoria a Sanremo Giovani e lascia questo 2019 preparandosi a calcare il palco dell’Ariston nel 2020.


5. AL DI LÀ  DELL’AMORE – BRUNORI SAS


Dopo un lungo silenzio, torna in radio uno dei famosi ex studenti dell’UNISI. Darione è la prova che il tunnel imboccato il giorno dell’immatricolazione ha un’uscita, tenete duro. Si merita di stare a metà di questa classifica ‘tuttoindie 2019’.


4. SASHIMI – PINGUINI TATTICI NUCLEARI


I PTN riescono ad unire in una sola canzone 3 degli argomenti più cari all’universitario medio: relazioni fallite, erasmus e sushi all you can eat.


3. GUAGLIÒ – LIBERATO


Il gradino più basso del podio se lo guadagna il progetto più top secret del panorama musicale italiano, un fenomeno che è riuscito a vendere i biglietti per un concerto senza comunicare alcuna informazione che non fosse la città in cui sarebbe stato. Più ermetico di Mina, che continua a farsi sentire in ogni pubblicità della TIM.


2. NON POTREI MAI – FAST ANIMALS AND SLOW KIDS


Se si potesse consumare una playlist Spotify a furia di ascoltarla, avrei sicuramente distrutto Animali Notturni. Niente è riuscito a fermarmi dall’andare a sentire dal vivo i FASK, nemmeno essere coinvolta in un tamponamento a catena mentre andavo a Perugia.


1. LA TUA FUTURA EX MOGLIE – WILLIE PEYOTE


Il primo posto come miglior pezzo indie 2019 se lo guadagna di diritto l’autore di Iodegradabile, che in 34.09 minuti riesce a concretizzare tutte le mie crisi esistenziali con una precisione che nemmeno se mi avesse spiata avrebbe potuto avere.


Quindi, promuovo questo 2019 augurandovi buon anno, con la speranza che anche questo secolo ci regali dei roaring 20s!


Melania Verde

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