LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI – 20^ GIORNATA

Seconda giornata di ritorno del Campionato di Serie A, e importantissima accelerata della Juventus capolista: i giocatori di Allegri, nel segno di Monsieur 100 milioni Pogba, battono in casa il Chievo e si lanciano a +7 dalla Roma, fermata sull’ 1-1 al Franchi di Firenze colpiti da un redivivo Mario Gomez (che, evidentemente, si sofferma a leggere tutte le settimane gli appuntamenti de “La Classe non è acqua”). Vince il Napoli nel segno del Pipita Higuain e agguanta il terzo posto solitario. Gli azzurri, con questo ritrovato stato di forma e gioco, possono guardare con speranza anche al secondo posto dei giallorossi, affetti dalla sempre più acuta pareggite. Lazio (3-1 al sempre più sbandato Milan di Filippo Inzaghi) e Sampdoria (1-1 a Palermo) aspettano i nuovi arrivi del mercato invernale e continuano la loro corsa verso un posto nell’Europa che conta. Prosegue invece la crisi della Milano calcistica: le sconfitte di rossoneri e nerazzurri (0-1 in casa contro il Torino con gol beffa di Moretti al 94’) ricacciano sempre più indietro le due squadre verso meste posizioni da metà bassa della classifica. In zona salvezza il Cesena batte nello scontro diretto il Parma, che perde uno dei suoi uomini di punta, Cassano, a causa del momento critico di tutto l’ambiente gialloblu. Andiamo quindi a vedere chi sono i Promossi e i Bocciati in questo nuovo appuntamento con “La Classe non è acqua”!

I Promossi:

-Parolo- Parolo è tornato, la Lazio (e con lei tutti i fantallenatori che hanno puntato su di lui a inizio stagione) esulta. Dopo un periodo di appannamento, caratterizzato più da cartellini collezionati che da inserimenti in zona gol sfruttati, ecco una doppietta che getta in crisi nera il Milan (di cui il centrocampista rappresenta una vera e propria bestia nera) e alimenta l’entusiasmo dei tifosi biancocelesti. Con un Parolo così, tornato ai livelli della scorsa stagione, sognare si può.

-La fortuna aiuta gli audaci- Osserviamo per un attimo il secondo gol dell’Udinese del match di lunedì contro  l’Empoli. Widmer prende palla e guarda al centro. L’idea è quella di mettere la palla in area, sperando in una deviazione volante di un compagno (Di Natale, ad esempio, già autore di un gol di testa nella prima frazione di gioco), benché ci sia una maggioranza schiacciante di maglie azzurre davanti a Sepe. Widmer decide comunque di tentare la sorte: il cross che ne esce non è il massimo, la sua traiettoria potrebbe finire direttamente alta sopra la traversa. Invece no, invece gli dei del calcio decidono di premiare lo sforzo del laterale destro bianconero. Palla che batte sul palo e si insacca alle spalle del portiere emiliano. Fortuna? Sì, ma la fortuna aiuta gli audaci…

I Bocciati:

-La Goal-line technology– A cosa serve un assistente di porta? Ad aiutare il direttore di gara a districarsi in situazioni piuttosto scomode, come nel caso di contatti sospetti (o altrettanto sospetti tocchi di mano) in area di rigore. Non solo: l’arbitro di porta dovrebbe essere d’aiuto anche nell’identificare al meglio i casi di “gol/non gol”, in netto aumento nell’ultimo periodo. Ora, analizziamo i casi (ultimo, ma solo in ordine cronologico, quello avvenuto in Sampdoria-Palermo) in cui il quinto assistente sia stato veramente determinante per accertare la verità, riuscendo a vedere distintamente se la palla abbia varcato o meno la linea bianca parallela alla traversa. Riuscite a trovarne? Pochi? Nessuno? Questo è il problema. Per questo i Presidenti (ma solo quando le decisioni dell’arbitro vanno a svantaggio delle loro squadre) stanno chiedendo a gran voce al presidente della FIGC Tavecchio l’introduzione della tecnologia in campo. Per questo la tecnologia in campo è necessaria, per premiare chi, a causa di una palla in una posizione dubbia, non vede premiati i suoi meritati sforzi in campo. Forse si potranno costruire meno complotti, si potrà scrivere meno sulla malafede di questo o di quell’arbitro. E, forse, non sarebbe neanche tanto male.

Andrea Coscetti

Foto: quotidiano.net

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