“La dolce ala della giovinezza” chiude la stagione teatrale di Siena per il 2023

Recensione di un classico in chiave moderna. L’assurdo della bellezza messo in scena.

Lo spettacolo prende spunto dall’opera omonima di Tennessee Williams del 1952. Racconta del gigolò Chace Wayne che torna della sua città natale in Florida con la star in declino Alexandra Del Lago. Lui per cercare di riprendersi ciò che aveva lasciato nella giovinezza ovvero il suo primo amore Heavenly, lei per scappare dal suo presente. Il teatro dei rinnovati ha chiuso la stagione proprio con “la dolce ala della giovinezza” in scena dal 18 al 20 aprile.


Lo spettacolo ha visto protagonista la celebre Elena Sofia Ricci e il giovane attore Gabriele Anagni, rispettivamente Alexandra Del Lago e Chance Wayne. La pièce ha inizio in una camera d’albergo, dove vediamo una Alexandra, oramai attrice in declino, che tenta di dimenticare sé stessa ripensando alla sua carriera passata mentre Chance cerca in tutti i modi di acquistare un futuro da attore redimendo il suo passato e riconquistando la sua amata Havenly.

Il filo che lega la storia dei due personaggi è l’esasperazione della ricerca di una bellezza estetica che per Alexandra sta scomparendo mentre per Chance è l’unica ragione per la quale si sente vivo. In un contesto agitato fatto di desideri e minacce, voglia di apparire e fuga dall’immagine che gli altri hanno di loro, si consuma una storia dove la giovinezza e la paura di perderla fanno da protagoniste.

I temi affrontati sono molti e danno al pubblico uno spunto di riflessione che va al di là dello spettacolo a cui hanno assistito. Nonostante non siano stati del tutto approfonditi, troviamo temi importanti come la vacuità della bellezza e la messa in luce dell’egoismo presente nei personaggi.

Nel cuore della storia: tra l’apparire e l’essere

D’altronde la loro personalità diventa il prototipo dell’essere umano che agisce nei propri interessi non curandosi del benessere altrui. Questo sembra emergere in un primo momento da Chance che cerca di convincere Alexandra a procurargli un ruolo da attore. L’aspirante attore fa continuamente leva sulle debolezze dell’attrice arrivando persino a minacciarla. Un comportamento che in realtà nasconde una grande fragilità quella di un amore perduto che Chance spera di riconquistare.

Nonostante queste premesse è Alexandra Del Lago a rivelare il suo profondo egoismo quando riceve una chiamata che potrebbe risollevarla dal declino della sua carriera. Sarà proprio lei, infatti, ad abbandonare Chance Wayne al suo inesorabile destino per seguire da sola le luci della ribalta. Intorno a questo susseguirsi di solitudini, la scena viene ravvivata da una serie di incontri, quello con una fan ossessionata dall’attrice Del Lago e quello con il primo amore di Chance, Heavenly.

Nel primo caso, un rafforzativo dell’egoismo della celebre attrice e nel secondo la riprova di quanto il passato di Chance sia ormai irrecuperabile, davanti ad un amore perduto per la fuga dalle responsabilità.

Il cuore dello spettacolo accelera con l’incontro tra Chance e Heavenly. Qui lei gli confesserà delle conseguenze traumatiche della sua continua fuga dalla responsabilità, che ha portato la giovane donna ad essere vittima di uno stupro. I due giovani rivivranno il ricordo della loro storia, tra dolore e passione, di nuovo lacerato dall’egoismo di Chance, quando cerca di dominare il corpo della donna senza il suo pieno assenso.

Conclusioni e considerazioni finali

Uno spettacolo che termina con un’escalation di emozioni, dove è l’assurdo a prendere la scena conducendo il pubblico ad un finale amaro. La scena finale vede protagonista l’ormai rassegnato Chance, abbandonato alle sue insicurezze e alle sue colpe. Espresse con una posa evocativa del quadro Davidiano La morte di Marat.

“La dolce ala della giovinezza” è uno spettacolo godibile, con delle debolezze nella trattazione di temi importanti, che sicuramente, lasciano il pubblico con delle riflessioni a cui arrivare, senza però guidarli lungo il percorso. La recitazione accademica, talvolta risulta esasperata, ma spiccano comunque le interpretazioni degli attori e delle attrici che hanno saputo dare caratterizzazione ai loro personaggi.

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