Key code
Nonostante l’emergenza Covid, l’Università di Siena non abbandona l’idea di impegnarsi in Europa e per il suo futuro. Con questo obiettivo, il progetto europeo Key code promuove l’importanza dei diritti umani e dei valori europei tra gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il progetto, finanziato dall’UE, è coordinato dalla Professoressa di Diritto internazionale A. Viviani del Dipartimento di Scienze Politiche di Siena e vede la partecipazione dell’Istituto Comprensivo 2 Arnolfo di Cambio di Colle Val d’Elsa.
Key Code rientra nell’ambito del progetto Erasmus + KA2, con il quale l’Università di Siena ha famigliarità da molti anni.
Keycode: da studenti a cittadini europei consapevoli
Il progetto si rivolge in particolare agli studenti tra gli undici ed i sedici anni, ma anche i professori non ne saranno tagliati fuori.
Keycode vuole dare gli strumenti per innovare il metodo educativo convenzionale, in modo da renderlo più attivo, un’osmosi continua tra studenti e professori.
Il progetto prevede tre profili fondamentali. Per gli insegnanti saranno disponibili materiali didattici, arricchiti da linee guida per tracciare un percorso chiaro, senza perdersi nel vasto mondo dei diritti umani . Dall’altro lato, saranno gli studenti stessi a prendere atto della propria attività creando dei brevi video, dove illustreranno lo sviluppo dei propri lavori e le competenze acquisite.
Così, studenti ed insegnanti collaboreranno insieme in un contesto scolastico solitamente più distaccato, per raggiungere un obiettivo comune: creare contenuti che risaltino l’identità di cittadino europeo e di essere umano. In più, la condivisione dei contenuti progettati dalle varie scuole che hanno aderito, permetterà agli studenti di crescere insieme e di arricchire le propria capacità a lavorare in gruppo.
L’unione fa la forza di Key code
L’Università di Siena, intraprendendo questo progetto, lancia uno sguardo di sfida alla pandemia. Sta dimostrando che le restrizioni agli spostamenti non sono motivo di rimanere fermi nei propri confini nazionali. Il progetto Key code apre infatti al dialogo otto partners da cinque paesi europei: oltre l’Italia, Francia, Romania, Slovenia, Grecia .
Naturalmente, per il momento non è possibile per gli insegnanti incontrarsi di persona così da accordarsi sui futuri sviluppi del progetto. Tuttavia, la tecnologia è andata incontro alle esigenze legate all’emergenza. Il 2 ed il 3 novembre, gli insegnanti delle diverse scuole, insieme alla professoressa Viviani ed il ricercatore Marcello Sacco, hanno delineato una visione del progetto incontrandosi virtualmente su Google Meet.
La strada che Key code vuole percorrere è quella orientata alla partecipazione democratica alla Comunità Europea, partendo proprio dai cittadini europei di domani . Per diventare cittadini sensibili alle tematiche dei diritti fondamentali, è necessario partire dallo scopo educativo che si prefigge la scuola. Ed è esattamente dall’educazione scolastica che Key code vuole (ri)partire.
Il progetto Key code ha una durata di due anni, durante i quali sarà possibile seguirne l’evoluzione sulla piattaforma Web creata.
Non rimanete indifferenti ai vostri diritti, non imponete barriere alla diversità culturale che l’Europa vuole integrare: seguite il progetto Key code e potrete crescere come persone e come cittadini!
Ilenia Costa