In-Box Dal Vivo si presenta alla comunità

Oggi, 15 maggio 2019, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di In-Box Dal Vivo, evento conclusivo del progetto In-Box, dedito alla promozione delle compagnie teatrali emergenti. Nella sala superiore del Teatro dei Rozzi hanno presentato Iuri Bruni (Comune di Siena, servizi teatri, cinema, sport e tempo libero), Patrizia Coletta (Fondazione Toscana Spettacolo), Alessandro Donati (Delegato del Rettore alla Cittadinanza Studentesca), Francesco Perrone (Presidente Straligut Teatro) e Fabrizio Trisciani (Direttore artistico Straligut Teatro).

Da sinistra a destra: Iuri Bruni, Alessandro Donati, Patrizia Coletta, Fabrizio Trisciani, Francesco Perrone

La mission di In-Box

Quella di quest’anno è la sesta edizione di In-Box Dal Vivo, ma In-Box è un progetto che nasce nel 2009 su iniziativa di Straligut, come ci spiega Trisciani. Lo scopo di questo progetto è promuovere le compagnie e il teatro emergente nazionale facendo leva sulla distribuzione, in modo da dare visibilità alle compagnie. Per raggiungere questo scopo, vengono pubblicati due bandi annuali per l’assegnazione di alcune repliche in tutta Italia. Queste repliche sono possibili grazie al sostegno di due reti: In-Box, appunto, che si occupa degli spettacoli serali, quelli destinati al grande pubblico, e In-Box Verde, dedicato alla promozione di rappresentazioni per i bambini e i ragazzi. Le repliche in palio sono complessivamente 93; quest’anno partecipano 400 compagnie per un montepremi in cachet di 115mila euro.

Il focus è, appunto, sul teatro emergente, cioè quel tipo di realtà non istituzionalizzato e non finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (che è, tra gli altri, partner di In-Box Dal Vivo). Di queste 400 compagnie ne sono già state selezionate 12 (6 per ciascuno dei bandi), le finaliste appunto di In-Box, le quali porteranno sui palchi dei teatri di Siena i loro spettacoli dal 20 al 25 maggio. In-Box Dal Vivo si qualifica così come la fase finale di selezione ma anche come festival per l’intera comunità senese.

Straligut e i rapporti con la comunità

Perrone ci introduce poi nei rapporti che Straligut ha con Siena e con la Toscana; infatti, è una delle residenze ufficialmente riconosciute dalla Regione Toscana, che sostiene il progetto insieme al Comune di Siena, alla Fondazione Toscana Spettacolo e al MIBAC. Anche l’Università di Siena è impegnata in questo progetto con In-Box Millenials, che dà la possibilità a un gruppo di studenti universitari di partecipare attivamente al festival in una giuria popolare o in una redazione; entrambi i gruppi sono guidati da professionisti della critica teatrale come Gherardo Vitali Rosati e Andrea Pocosgnich. Agli studenti universitari, inoltre, sono dedicate delle speciali promozioni sui biglietti, in virtù della rinnovata collaborazione con Dsu Toscana.

Ma cosa succederà nel dettaglio? Il programma integrale è consultabile qui e consiste in 14 spettacoli, di cui due fuori concorso, divisi tra In-Box Verde e In-Box; alla prima rassegna sono dedicate le giornate dal 20 al 23 maggio, mentre alla seconda quelle dalla sera del 23 al 25. Al termine di ciascuna tranche verrà dichiarato il vincitore, al quale verranno assegnate rispettivamente le 41 e le 52 repliche in palio. La classifica viene stilata assegnando alle compagnie un numero di repliche; la vittoria andrà a chi vedrà l’assegnazione di più repliche.

L’impegno del Comune di Siena

Il Comune di Siena tiene particolarmente a questa rassegna. Secondo Bruni, infatti, il Comune si impegna nella valorizzazione del potenziale del teatro, che è quello di riuscire a ricucire comunità e rinnovare il linguaggio. La speranza è che una manifestazione come In-Box Dal Vivo si attesti come il festival del teatro per eccellenza; sicuramente è una grande prova dell’entusiasmo e della vitalità di tutte quelle persone che dedicano tempo e attenzione al teatro, a ogni livello. Ma non solo: è anche una finestra sulle novità. Bruni sottolinea poi l’importanza della collaborazione con l’Università di Siena, importanza che risiede nella possibilità di mettere insieme diversi tipi di pubblico, quello più “critico”, cioè profondo conoscitore della materia, e quello più “partecipe”.

Un momento della conferenza stampa di presentazione

In-Box si presenta come un esperimento in grado di dimostrare che è possibile produrre ed espandere il teatro partendo dalle piccole esperienze e permettendo poi ad artisti e compagnie giovani di portare il proprio spettacolo su altri palchi, in modo da autosostenersi. Questa sfida, possibile grazie all’organizzazione di una rete come questa, strizza un occhio anche alla sostenibilità, particolarmente importante in questa epoca. Il teatro, grazie a In-Box, si conferma come un luogo all’interno della socialità e della comunità: per questo, appunto, ha una grande importanza per il Comune di Siena.

Connessioni per la cultura

E al Comune di Siena si affianca Fondazione Toscana Spettacolo, una rete che collabora con l’amministrazione nella progettazione delle rassegne e delle rappresentazioni. Per Coletta Siena è attenta alla cultura e in particolare al teatro: grande attenzione viene posta sia nella conservazione del patrimonio, sia nella ricerca di nuove realtà, di nuovi talenti in divenire. In questo progetto vengono coinvolte anche altre reti di altre regioni, in modo da creare connessioni nazionali in grado di portare il teatro in qualsiasi luogo d’Italia. In-Box è quindi indispensabile per le compagnie e per Fondazione Toscana Spettacolo perché permette la creazione e la fruizione di cultura. In-Box Dal Vivo, poi, è un appuntamento fondamentale per la critica teatrale, che riesce a scoprire e incontrare nuovi talenti; è anche un’occasione di incontro, e quindi di scambio di idee e progetti, tra gli operatori di questo mondo. L’augurio è che una realtà come questa possa continuare a crescere e a offrire un servizio alla comunità e alla cultura sempre migliore.

La cultura come formazione: In-Box Millenials

Secondo Donati, gli studenti universitari devono vivere la cultura in senso extracurriculare come un arricchimento formativo sia a livello personale che finalizzato all’acquisizione di quelle soft skills così importanti nel mondo del lavoro. In-Box Millenials si pone proprio questo obiettivo: tramite la partecipazione alla giuria popolare e alla redazione giornalistica (entrambe, lo ricordiamo, supervisionate da esperti nel settore), gli studenti possono sviluppare capacità critiche e di osservazione. Tutto ciò nell’ottica di una partecipazione attiva e attenta al teatro, ma anche di una ricerca dell’innovazione, tema molto caro all’Università.

In-Box, nei suoi dieci anni di attività, ha compiuto un salto qualitativo notevole, passando da poche centinaia di partecipanti per un montepremi esiguo fino ad arrivare ai numeri di questa edizione: l’auspicio è quello di far crescere questa realtà. Ciò è possibile grazie a tutti i partner, della rete e istituzionali, che hanno creduto (e continuano a credere) nel progetto. Lo scopo è quello di creare una vetrina alla vetrina di In-Box, ovvero renderlo il primo circuito teatrale a livello nazionale. Qui troverete tutte le informazioni per partecipare alla redazione o alla giuria, mentre qui troverete ulteriori informazioni su Straligut e su In-Box.


Federica Pisacane.

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