#ILCLASSICOINATTESO: CRONACHE CHIGIANE 1

Cari ascoltatori e ascoltatrici e da oggi spero un po’ lettori,

con questo esordio quasi epistolare iniziamo oggi un vero e proprio diario di viaggio, un travelogue, non molto diverso da quello che in tempi non lontani erano soliti scrivere esploratori e scienziati durante le loro meravigliose avventure. Queste avventure, da Ulisse fino a Livingstone, hanno sempre avuto un unico filo conduttore che le ha unite epoca dopo epoca, continente dopo continente: è la sorpresa, il meraviglioso. In poche parole l’inatteso.

La nostra avventura, che oggi inizia qui su uRadio, parte, quasi per sua stessa natura, da questo concetto, l’inatteso, tanto semplice quanto affascinante e pure misterioso. Ancor più misterioso se pensiamo a quel che ci attende. A differenza infatti di Ulisse e Livingstone, non attraverseremo terre e mari, ma un vero e proprio universo: la musica. 

Un universo spesse volte solcato, conosciuto e studiato, da sempre parte imprescindibile della nostra cultura. Di questo universo noi però non analizzeremo le sue leggi fisiche e matematiche, il suo ritmo astratto ma solidissimo, e i suoi mondi, i suoi pianeti, tutti diversi, insoliti eppure sempre in meravigliosa armonia fra loro.

Noi prenderemo una strada diversa: prenderemo il classico, cioè tutto ciò che è profondamente inserito nelle radici della nostra storia e della nostra cultura, per farlo dialogare con il presente. Tra soste e tappe, salite e discese, passeremo dunque dal barocco di Antonio Vivaldi al 900′ di Max Richter, dal romanticismo tedesco di Schumann e Schubert fino al jazz di David Krakauer  e alle nuove tensioni melodiche di Henze e Sciarrino.

Questo, cari lettori, è il viaggio che, a partire dal 10 luglio, ci dà l’opportunità di compiere l’Accademia Chiginana di Siena, un vero e proprio classico inatteso che ridisegnando la struttura di quelle che erano la Settimana Musicale Senese, l’Estate Musicale Chigiana, unisce per la prima volta in un solo arco narrativo (in un solo viaggio, possiamo dire) tutte le attività estive della prestigiosa Accademia senese.

Un’Accademia che oggi più che mai, come ha affermato recentemente il suo direttore artistico Nicola Sani in un’intervista che ci ha rilasciato, si impone come luogo «dove la musica vive e si irradia verso l’esterno, una specie di grande motore di energia musicale e creativa, un motore dove si impara a fare musica, la si suona, la si diffonde, la si discute, la si vive in tutte le sue forme».

Iniziamo oggi questo viaggio! Siete pronti?

 

Francesco  Milella

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