A papà
I padri hanno un ruolo importante nell’educazione dei figli: alcuni hanno avuto un ruolo molto importante. Sto parlando di tutti coloro che hanno seguito la crescita di grandissimi compositori, che devono molto al loro supporto o alla loro mania di protagonismo. Facciamo un tour nella galleria dei ritratti dei padri più noti nel mondo della musica classica.
Il più noto è sicuramente Leopold Mozart, padre di Wolfgang Amadeus. Musicista e compositore, notò immediatamente il talento del piccolo Wolfgang e decise di fargli intraprendere una brillante carriera: gli assicurò un’educazione musicale di prim’ordine, ma lo costrinse anche a una serie di viaggi in giro per l’Europa, in modo da mostrare a tutti il suo enorme talento e raggranellare soldi. Ciò contribuì grandemente alla fama del figlio, ma rovinò la sua infanzia e il suo sviluppo fisico e mentale, facendolo rimanere infantile e ingenuo. Crescendo, Mozart cercò in tutti i modi di staccarsi dall’influenza paterna, ma invano. Si dice che dietro il Commendatore nel Don Giovanni si celi lo spettro di papà Mozart.
Johann Sebastian Bach fu padre per venti volte (da due mogli diverse). Sì, venti figli. Alcuni di questi divennero grandi compositori (Carl Philipp Emanuel, Johann Christoph Friedrich e Johann Christian Bach). Mentre i primi figli vennero educati direttamente dal padre, i figli minori ricevettero un’educazione musicale dai fratelli e considerarono papà Bach un esponente della vecchia musica, quella ammuffita che doveva essere abbattuta a tutti i costi. Fu anche a causa dei figli se la musica di papà Bach cadde nel dimenticatoio per quasi un secolo.
Un altro padre dalla personalità oppressiva e ingombrante fu quello di Clara Wieck, Friedrich, il quale, accortosi subito del talento musicale della figlia, le impedì di frequentare la scuola pubblica e la costrinse a massacranti ore di lezione. Il suo obiettivo era di renderla una virtuosa del pianoforte, e ci riuscì al prezzo di un’educazione scadente negli altri campi: per molto tempo Clara non fu in grado di parlare e le sue lettere ero sgrammaticate. Clara si prese la sua vendetta sposando contro il volere del padre Robert Schumann, giudicato da papà Wieck un fallito e destinato all’oblio.
Johann Strauss padre volle impedire al figlio di intraprendere la pericolosa carriera di musicista, prevedendo per lui un lavoro come banchiere. Johann figlio si ribellò e assecondò la propria propensione alla musica prendendo segretamente lezioni di violino. Quando papà Strauss lo scoprì ebbe una reazione molto pacata: scaraventò a terra il violino del figlio, distruggendolo. Johann figlio poté proseguire gli studi solo quando il padre abbandonò la famiglia per andare a vivere con l’amante.
Ma non tutti i papà furono degli oppressori, né furono musicisti a loro volta. Il padre di Felix Mendelssohn-Bartholdy (e di Fanny) fu un banchiere che aveva accumulato un’ingente fortuna. Anche Felix si dimostrò essere un bambino prodigio, ma papà Mendelssohn decise di non capitalizzare il genio del figlio, permettendogli così di vivere un’infanzia serena. Le lezioni di musica non mancarono e Felix diventò in brevissimo tempo un compositore e un musicista molto noto e apprezzato. Questo dimostra che per coltivare il talento di un figlio non serve essere dei mostri.
Federica Pisacane.
La squadra Emma Villas Volley venne fondata nel 2013 ottenendo il titolo sportivo per partecipare…
Prima di cominciare, siamo felici di comunicarvi che l'Università degli Studi di Siena metterà a…
Nel celebrare il mese delle donne, è imperativo riconoscere il contributo fondamentale del genere femminile…
Era il 18 giugno del 1943 quando a Bologna nacque Raffaella Maria Roberta Pelloni. La…
Quando si pensa alle invenzioni create e brevettate da donne, l'immaginario collettivo si figura quasi…
La dottoressa Rosalind Elsie Franklin, chimica e cristallografa, nasce il 25 luglio del 1920 a…