Come funzionano i trasporti pubblici a Siena? Goal 9: Innovazione e infrastrutture

Infrastrutture funzionanti e resilienti sono il fondamento di ogni comunità di successo. Per affrontare le sfide future, le nostre industrie e le infrastrutture devono essere continuamente aggiornate.

Per questo abbiamo bisogno di promuovere tecnologie innovative sostenibili e garantire un accesso equo e universale alle informazioni e ai mercati finanziari.

Ciò porterà prosperità, creerà posti di lavoro e farà in modo di costruire società stabili in tutto il mondo.

infrastrutture

 


INNOVAZIONI DELLE INFRASTRUTTURE A SIENA


Per parlare di questo argomento,ho deciso di rivolgermi direttamente al prof. Stefano Maggi, professore di Storia Contemporanea, presidente della Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità di Milano, membro del consiglio direttivo dell’ASMOS di Siena (Archivio storico del movimento operaio e democratico senese).

Esperto di mobilità sostenibile e di storia dei trasporti, con lui ho analizzato il tema della mobilità sostenibile, discutendo l’importanza dell’innovazione delle infrastrutture.

Soprattutto: come possiamo contribuire noi giovani nel rispettare l’ambiente? Ecco le sue risposte.

 

● Come si è evoluta la mobilità?

La questione mobilità è complessa: tra fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento ci si spostava poco. Dopodichè, tra la fine del secolo scorso e l’inizio degli anni 2000, la situazione è di ipermobilità: ci spostavamo tutti di continuo per andare in diversi posti con diversi mezzi.

Un po’ come lo Slow Food propone di mangiare bene anziché mangiare e basta, dobbiamo pensare ora a come spostarci meglio, visto che ormai abbiamo acquisito i mezzi per farlo.

A Siena infatti ogni giorno arrivano 71.000 automobili, molto più degli abitanti di Siena che sono intorno ai 54.000.

 

● Come ci comportiamo noi cittadini?

Il cittadino è abituato ad utilizzare il proprio mezzo: non vuole che ci siano posti di limitazione e non vuole nemmeno pagare la sosta, perciò le strade sono diventate depositi di automobili.

Basta osservare la cartolina di una piazza all’inizio del Novecento (quando le macchine non esistevano) e confrontarla con una del giorno d’oggi. Si vedrà che le piazze sono piene di automobili. Non sono più il luogo di socializzazione degli anziani o di gioco dei bambini ma sono deposito di automobili in sosta e in circolazione.

 

Cosa possiamo fare per migliorare la nostra visione?

Siamo abituati a pensare a far circolare le automobili: dobbiamo cambiare il paradigma e iniziare pensare a come si spostano i pedoni.

Dovremmo fornire la possibilità di camminare su marciapiedi, su percorsi pedonali, su attraversamenti pedonali, mettendo il veicolo in secondo piano.

 

Cosa può fare invece il Comune di Siena per migliorare le infrastrutture?

I mezzi pubblici andrebbero organizzati meglio: vanno creati dei parcheggi scambiatori che solo in parte già ci sono, e va ripensato il treno come mezzo collettivo, vantaggioso per l’ambiente.

La cosa più sbagliata che si possa fare è prendere la macchina per dover fare solo pochi chilometri e da soli. Meglio, invece, effettuare il cosiddetto car pooling, cioè l’utilizzo di una sola automobile da parte di un gruppo di persone che compiono abitualmente lo stesso tragitto.

Anche usare l’aereo è scorretto, poiché l’aereo non solo inquina ma rilascia anche CO2 nell’atmosfera. L’utilizzo del treno invece è molto più ecocompatibile.

 

Ci sono già degli eventi promossi dal Comune di Siena a riguardo?

Finora è stata realizzata qualche iniziativa durante la settimana Europea della Mobilità Sostenibile, poi si è realizzato il Bike Sharing, la bicicletta condivisa che ha avuto molto successo.

Si sono potenziati gli autobus, che a Siena sono anche più ramificati rispetto ad altre città: Siena è all’ 8 posto per quanto riguarda la ramificazione dei mezzi pubblici.

Negli ultimi anni si sono poi vagliati concetti come la pedonalizzazione del centro storico, estesa in modo tale da consentire ai cittadini di passeggiare senza essere invasi dai fumi delle automobili.

Nei prossimi anni verranno estesi anche bus più ecologici che ora sono disponibili solo su alcune linee. Inoltre, i treni che ora sono a diesel verranno sostituiti nei prossimi anni con treni a idrogeno o a trazione elettrica.


Insomma, l’innovazione delle infrastrutture negli ultimi anni ha preso una direzione positiva.

Abbiamo la possibilità di viaggiare con più comodità e in maniera più rapida, ma anche in maniera più semplice grazie alle applicazioni per Smartphone e pagine internet dedicate a questi servizi.

E’ però arrivato il momento di voltare pagina: come rendere tutte queste innovazioni poco dannose per l’ambiente e per noi stessi?

Dobbiamo ridurre l’inquinamento partendo da semplici metodi, a partire dalle nostre abitudini sbagliate.

Per altre informazioni a riguardo potete visitare la pagina ufficiale che si occupa degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile cliccando QUI.


Luca Fontanelli.

 

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