Gianmarco Olleia racconta di sé e della Virtus Siena

Ai microfoni di uRadio oggi si parla di basket senese, quello della Virtus, società neopromossa in serie B. A raccontarcelo e a raccontarsi abbiamo Gianmarco Olleia: senese solo d’adozione ma ormai veterano della società rossoblu. L’intervista è di Laura Miraglia.

  • Da sinistra: Natalina Giacobbe (redattrice), Gianmarco Olleia, Laura Miraglia (speaker), Silvia Stefanini (Presidente).

Raccontaci un po’ di quando hai iniziato a giocare a basket.

Beh, da ragazzo inizialmente giocavo a calcio, anche se lo sport più praticato in famiglia era pallavolo. Quando, però, crescendo, ho raggiunto l’altezza di 1m e 90cm mi sono reso conto che forse era meglio cambiare sport! Così all’età di 12 anni inizio a fare basket, ma subito dopo un anno a Terracina, mi sposto a Latina dove ci rimango per tre anni a disputare i regionali. A 15 anni poi arrivo a Siena e qui mi iscrivo pure all’Università. E non è stato neanche difficile conciliare studio e sport: i corsi la mattina, il pomeriggio studio, dalle sette in poi allenamento. Come dice mamma “è tutta questione di organizzazione”.


Che corso di laurea hai scelto di frequentare?

In realtà ho conseguito una laurea triennale in Economia proprio la scorsa settimana e per fortuna in squadra sono stati molto comprensivi a questo proposito. Ecco, una cosa tra le altre che ammiro del sistema americano è che lì ti incitano, anzi ti premiano, se fai parte di qualche squadra o pratichi qualche sport. Invece qui la Prof a scuola magari ti dà pure un voto più basso anche se rispondi bene all’interrogazione, giustificandolo con “tanto poi nella vita dovrai fare una scelta”.

Come vive un adolescente l’allontanamento da casa?Gianmarco Olleia

A casa mia mi hanno sempre sostenuto, meno male! Perché vivere fuori, dormire fuori, ai livelli delle giovanili e a quell’età, non è facile.

Come ti prepari alla partita? Ascolti della musica?

Nel mio pre-partita non esistono le cuffie, preferisco leggere un libro o guardare un po’ di tv. Mi rilassa. Ma in generale la musica che ascolto è quella di Battisti, Dalla, Gaber, insomma preferisco la musica italiana di un certo peso, al commerciale di oggi.

E i concerti?

Quelli mi mancano! Ho provato, come metà della popolazione giovanile italiana, a prendere i biglietti dei Coldpay, ma il tentativo è stato vano. Mi muoverò per i prossimi concerti in zona, facilmente raggiungibili dati gli impegni.

Ma torniamo a parlare di sport, cosa ci dici del tuo arrivo in serie B?

Beh dopo ogni dolore arriva pur sempre una gioia, perché quando quattro anni fa il basket ha subito un arresto la nostra società ha dovuto rinunciare alla promozione e ripartine dalla serie C2. Da lì subito la scalata ai play off, insomma il primo anno abbiamo compiuto una grande impresa.
Tenendo anche conto dei budget limitati e della formazione casereccia dei giocatori che dovevano andare a confrontarsi con grandi nomi del panorama. Quindi sì, posso dire che questa promozione in serie B è una delle mie gioie sportive più importanti.

Gianmarco OlleiaDomanda sulla tifoseria: la Virtus ha il suo gruppo di tifosi?

Si ed è nato dall’idea di due genitori, che cercano di essere da esempio per i più giovani su come fare un buon tifo. Con cori e applausi rivolti anche agli avversari, nel rispetto ditutti.

E tu, invece, se hai un tifo contro ti distrai o ti da più carica?

La tifoseria accesa la trovi anche in serie B. Quella che, invece che omaggiare la propria squadra, pensa più a insultare i giocatori della squadra avversaria. Io personalmente nascondo una risata e torno subito in partita.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Mi sto dedicando anche al minibasket, è stata una mia proposta che la Virtus ha accettato e che voglio coltivare. Per ora parto facendo il secondo istruttore. Poi senz’altro voglio finire gli studi magistrali, che mi porteranno per altri due anni a stare a Siena e poi vedremo, gli sportivi sono un mondo di nomadi. Le decisioni delle società li portano a spostarsi, perciò per ora mi immagino a Siena. Del domani non v’è certezza!

Natalina Giacobbe

 

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