Francesco Cusa Trio e il metodo conduction

Ferdinando Romano – Basso
Francesco Cusa – Batteria, composizioni 
Giovanni Benvenuti – Sax tenore

Sabato 30 marzo
h 21.45
Strada di Certosa 106/a, Siena


Francesco Cusa

Catanese, batterista, compositore e scrittore, ha studiato a Bologna al DAMS, laureandosi con la tesi Gli elementi extramusicali nella performance jazzistica. Bologna, oltre ad essere la città studentesca per eccellenza, vanta dal ’58 una tradizione di aggregazione jazzistica invidiabile. Tra le altre iniziative musicali (vedi ad esempio il collettivo Bassesfere), Francesco Cusa ha fondato un collettivo nel 2004 con altri chitarristi. La loro punta di diamante è Naked Musicians: si tratta di un’orchestra di improvvisazione da lui ideata e diretta attraverso la tecnica “conduction”.

Cos’è il metodo “conduction”?

Il metodo consiste nell’utilizzo di simboli gestuali, con i quali l’artista-leader comunica con i musicisti coinvolti nella performance. Lo scopo è quello di creare un’opera densa e stratificata unendo l’immaginazione compositiva di chi dirige con la creatività degli altri attori musicali. Il risultato non è, quindi, esattamente definibile come “improvvisazione collettiva”: piuttosto si tratta di una composizione istantanea a più mani. Il metodo è stato descritto in un libro di teoria musicale, intitolato Naked Performers.

Compositore e scrittore

Da alcuni anni Cusa si occupa anche di scrittura: tra le ultime pubblicazioni vi è la raccolta di poesie Canti strozzati e l’ultima edizione di Novelle crudeli. Consiglio vivamente di dare un occhiata alla varietà delle pubblicazioni qui.

Il nuovo trio di Francesco Cusa esplora i territori delle composizioni originali e della poliritmia. Una riproposizione in chiave acustica delle esperienze progettuali del passato dell’artista siciliano con uno sguardo alla musica di tradizione e agli standards rivisitati.

da www.firenzenotte.it

Ludovica Carlini.

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