Contraccezione e aborto: importanti conquiste delle donne

Nell’articolo di oggi, 28 marzo 2022, in occasione della rubrica “Il mese delle donne” parleremo di un’altra conquista storica ottenuta dalle donne nel corso della storia; si tratta della contraccezione e dell’aborto. Due importanti diritti delle donne che consentono l’autodeterminazione in fatto di maternità, considerata storicamente obbligo morale di tutte le donne. La prima legge in Italia nel 1971.

La contraccezione

Non solo per la società ma anche per la presenza della Chiesa (nonostante nell’ebraismo e nella cultura islamica la contraccezione sia accettata), la contraccezione è sempre stata fortemente ostacolata, in quanto considerata una limitazione del “sacro dono della procreazione” e della costituzione di una famiglia, doveri reputati imprescindibili per una donna.
La contraccezione, in particolare il profilattico e gli spermicidi in realtà sono invenzioni storicamente affermate, negli anni 30 del XX secolo si sviluppa un nuovo metodo: la spiarle intrauterina, mentre i contraccettivi ormonali si sviluppano a partire dagli anni ‘50.

Il 10 marzo 1971 è stata varata la contraccezione legale, più precisamente l’abrogazione dell’art. 553 del codice Rocco che che vietava e puniva «la propaganda dei mezzi atti a impedire la procreazione», consentendo da quella data alle donne di utilizzare la pillola anticoncezionale.
Nel 1975 fu promulgata la legge istitutiva dei consultori pubblici consentendo l’accesso ad informazioni e dispositivi di contraccezione in maniera pubblica e gratuita a tutte le donne.
Parliamo di importanti conquiste perché finalmente le donne possono decidere riguardo la propria fertilità e maternità. Significa dare la possibilità di programmare la maternità secondo condizioni personali-sociali-familiari-economiche. Si presenta la possibilità di essere soggetto attivo nella volontà di costituire una famiglia e non più obbligate dalla volontà degli uomini.
(In fondo all’articolo troverete i link delle varie sezioni dell’opuscolo informativo prodotto da Obiezione Respinta e Degender Communia riguardo i diversi metodi di contraccezione, malattie sessualmente trasmissibili e aborto.)

L’aborto

Ma spesso i contraccettivi non bastano, nessun contraccettivo è efficace al 100% e perciò possono capitare gravidanze indesiderate; la soluzione è conosciuta da secoli, ma è stata un’ardua battaglia renderla legale e sicura. In Italia l’aborto viene legalizzato solo nel 1978 con l’approvazione della legge 194 che prevede: ”Per l’interruzione volontaria della gravidanza [..] Quando la donna si rivolge al medico di sua fiducia questi compie gli accertamenti sanitari necessari, nel rispetto della dignità e della libertà della donna; valuta con la donna […] le circostanze che la determinano a chiedere l’interruzione della gravidanza; la informa sui diritti a lei spettanti e sugli interventi di carattere sociale cui può fare ricorso, nonché sui consultori e le strutture socio-sanitarie.

Esistono diverse tipologie di IVG (Interruzione Volontaria di Gravidanza) raggruppate in due macro-aree: l’aborto chirurgico e l’aborto medico. L’aborto medico consiste nell’assunzione di due pillole che fanno espellere il feto durante abbondanti mestruazioni. Quello chirurgico consiste in un piccolo intervento per la rimozione del tessuto gravidico.

Cosa vuol dire poter abortire legalmente?

Vuol dire non essere costrette a tenere un figlio indesiderato o ad effettuare interventi imprecisi e rischiosi pur di non vivere una vita di sofferenza per l’incapacità di amare un figlio avuto magari in seguito ad un abuso, o di permettergli una vita degna, decidere quando avere la propria famiglia e con chi.

Opuscolo informativo – Parte 1: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1725344890911770&id=1191537210959210&sfnsn=scwspwa
Opuscolo informativo – Parte 2: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1725354747577451&id=1191537210959210&sfnsn=scwspwa
Opuscolo informativo – Parte 3: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1725360904243502&id=1191537210959210&sfnsn=scwspwa


Giorgia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *