Un’altra jazz night si è conclusa ed Un Tubo rimane all’altezza delle aspettative del pubblico che ieri sera, 9 dicembre, ha riempito il locale per il concerto di Camilla Battaglia. Figlia di jazzisti, Camilla Battaglia ha studiato proprio al Siena Jazz e non è la prima volta che si esibisce ad Un Tubo. Questa volta è tornata per presentare il suo disco “Tomorrow”. Un lavoro complesso, maturo e coinvolgente che cerca di raccontare delle storie attraverso la musica e che fin da subito nasce con l’idea di portare in giro e di far conoscere il jazz tramite concerti live, che alla luce dell’attuale crisi discografica, sono fondamentali per ogni musicista che vuole farsi apprezzare.
Come dice lei stessa, questo disco è frutto di talenti di musicisti diversi: alcuni pezzi del disco sono registrati da un settetto, che con l’apporto artistico dei singoli componenti, ha fatto nascere questo progetto. La formazione che però si è esibita ieri sera è un quartetto: voce (Camilla Battaglia), basso (Andrea Lombardini) e batteria (Bernardo Guerra) ampliata da un alto sax (David Binney) e dall’uso dell’elettronica.
Il progetto nasce da un grande lavoro di preparazione e da tante prove che hanno portato poi alla registrazione in studio dove il processo creativo è stato approfindito. Come dice Camilla «sono venute fuori tante idee mentre registravamo». Idee che hanno dato la vita a delle tracce complesse, che riescono a rendere bene uno specifico contrasto: da un lato testi quasi adolescenziali e molto “cheesy”, che parlano di amore e di relazioni sentimentali, nel solco di una cultura pop/rock dalla quale non ci si vuole discostare; dall’altro sonorità e gestione della musica che invece appartengono al mondo del jazz e dell’improvvisazione.
La dimensione del testo e delle parole che si relazionano alla musica è l’idea principale che fa scaturire questi contrasti. Nel disco, infatti, si può trovare un processo creativo duplice: alcuni pezzi nascono come canzoni strumentali, a cui poi è stato aggiunto il testo, che serve per raccontare il percorso della musica. Vi sono, però, anche pezzi nati per raccontare una storia a cui solo dopo è stata aggiunta una melodia. Questi due modi diversi di unire testo e musica nascono da un lavoro di ricerca e di sperimentazione fatta negli ultimi anni da Camilla e dai suoi musicisti.
Un’esibizione live, quella di questo quartetto, che è riuscita a rendere vivida e chiara la complessità e la bellezza di fare musica d’insieme, caratteristica che nel jazz è molto evidente e fondamentale. La performance è stata poi impreziosita dalla presenza di Francesco Fiorenzani, che si è aggiunto alla chitarra elettrica per una canzone. Tutto questo, unito alle dicotomie tra testo e musica, è ciò che ha contraddistinto il concerto di ieri sera. Un Tubo riesce sempre a offrire serate magiche all’insegna del buon bere e della buona musica.
Potete trovare la programmazione completa degli eventi del locale sia sulla pagina Facebook ufficiale sia sul sito di Un tubo.
Costanza Lusini