A Classical Christmas: 10 brani da ascoltare a Natale

Messi via scatoloni e vecchie lucine fulminate, Quattroequaranta vi dà la possibilità di mettervi seduti comodi in poltrona, davanti al caminetto (o al termosifone per i meno fortunati), con una tazza di cioccolata calda tra le mani (o un bicchiere di vin brulé) ad ascoltare qualche brano natalizio. Dimenticatevi Michael Bublé o Mariah Carey: troverete i loro brani e molti altri in questo articolo. Questa domenica vi farò conoscere 10 brani di musica classica da proporre ai vostri amici e parenti come alternativa alle solite canzoni.

1. “Jesus bleibet meine Freunde”, dalla Cantata BWV 147 di Johann Sebastian Bach  (x)

Questo brano è sicuramente uno dei più celebri. Lo sentiamo praticamente ovunque: nelle chiese, nei negozi, in quegli inquietanti presepi con le figurine che si muovono. Ultimo brano di una cantata decisamente meno nota e più lunga, crea un’atmosfera di assoluta allegria e speranza, per la venuta del Signore o per le tanto sospirate vacanze.


2. “Hark! The Herald Angels Sing”, da una poesia di C. Wesley con musica di Felix Mendelssohn (x)

Hark! The Herald Angels Sing era, fino all’epoca vittoriana, uno degli unici due brani ammessi nella liturgia della Chiesa anglicana. Ha dovuto la sua fama all’inserimento nelle colonne sonore di Via col ventoLa vita è meravigliosaA Christmas Carol, ma anche di Jumanji.


3. “Ave Maria D839″ di Franz Schubert (x)

Esistono due persone nel mondo: quelli che conoscono questo brano, e quelli che mentono. Uno dei più grandi equivoci della storia della musica classica vuole che le parole di questo Lied siano quelle dell’Ave Maria latino. In verità, Schubert prese il testo da un poema di Walter ScottThe Lady of the Lake: in questo brano la protagonista, Ellen Douglas, chiede alla Vergine Maria di aiutare lei e suo padre durante l’esilio. Le prime parole sono proprio “Ave Maria”, e ciò ha generato questo grosso equivoco.


4. “Hallelujah”, dal “Messiah” di Georg Friedrich Händel (x)

Idem come sopra. Il testo è tratto dalla Bibbia di Re Giacomo e dai Salmi contenuti nel Book of Common Prayers. Questo brano è talmente noto che si spiega da sè.


5. “Danza della Fata Confetto”, da “Lo Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij (x)

Anche questo pezzo è talmente conosciuto che parlarvene mi mette in imbarazzo. Comunque, a onor di cronaca, vi racconterò per grandi linee la trama del balletto. La piccola Clara riceve dallo zio uno schiaccianoci a forma di soldatino (come cambiano i tempi…) e si addormenta abbracciandolo. Inizia a sognare un mondo fantastico dove lo schiaccianoci si trasforma in un principe; insieme visitano il regno della Fata Confetto e arrivano nel suo palazzo, dove la fata danza su questa melodia.


6. “Christmas Day” di Gustav Holst (x)

Immergiamoci nello sconosciuto con questo brano basato su vecchie canzoni di Natale. Propongo un gioco alcolico: chi riconosce meno carols beve di più.


7. “Weihnachtsbaum” di Franz Liszt (x)

Il titolo di questo brano si traduce semplicemente con “albero di Natale”. E’ una suite di 12 pezzi quasi tutti tratti dal repertorio tradizionale. Anche in questo caso può valere il gioco alcolico di “chi ne indovina di meno beve di più”. Però non barate!


8. “A Ceremony of Carols” di Benjamin Britten (x)

In questo caso ho un po’ barato perché il pezzo non è propriamente “classico”, essendo stato composto nel 1942; però è entrato nel canone come tale… E’ interessante fare un confronto tra questo e una cantata di Bach per vedere come il Novecento ha rivoluzionato praticamente ogni genere.


9. “Weihnachtsmusik” (Musica di Natale) di Arnold Schoenberg (x)

Anche qui ho barato, e spudoratamente. Padre della musica dodecafonica, Schoenberg sembra averla abbandonata in questo riadattamento di un vecchio carol. Perché ho barato? Perché non c’è niente di più novecentesco di Schoenberg, forse soltanto quelli nati dopo di lui…


10. “Ave Maris Stella” di Edvard Grieg (x)

Per finire, vi propongo un riadattamento dell’omonimo inno latino del compositore norvegese Grieg. Questo brano è l’ideale per creare una pacata atmosfera natalizia che vi permetterà di rilassarvi in attesa dell’orda di parenti.

Quattroequaranta vi augura una felice attesa del Natale!


Federica Pisacane.

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