CICLOMAGGIO 2015 – "ARTURO: RICORDI ALL'IMPROVVISO"

Anche quest’anno si è concluso il Ciclomaggio, il ciclo di incontri, proiezioni cinematografiche e rappresentazioni teatrali dedicato ai grandi protagonisti della letteratura italiana contemporanea, che si tiene ormai da cinque anni nei luoghi del Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali. Quest’anno la rassegna è stata dedicata ad Elsa Morante, una delle scrittrici più significative e rilevanti del secondo dopoguerra.

L’ultimo appuntamento di “Elsa Morante, dal sogno di un’isola che non c’è” si è tenuto nel pomeriggio di ieri, 28 Maggio, presso il Chiostro di San Galgano. Come da tradizione, a chiudere il Ciclomaggio è stato uno spettacolo musico-teatrale: “Arturo: ricordi all’improvviso”, liberamente tratto da L’Isola di Arturo, romanzo grazie al quale la Morante si aggiudicò il Premio Strega nel 1957.

L’arrangiamento testuale è stato curato da Dario Del Fante, con la collaborazione di Margherita Gravagna, e ad impersonare Arturo è stato proprio Del Fante. A lui il compito di mettere in scena tutta la complessità e le molteplici sfaccettature dell’adolescenza di Arturo Gerace, il cui incontro con la matrigna Nunziata cambierà inesorabilmente e irreparabilmente ogni cosa.

Arturo è orfano di madre, morta nel darlo alla luce, e non ha mai conosciuto una donna. Quando suo padre Wilhelm è in viaggio per mare, resta solo con la sua cagna Immacolatella e l’amico Silvestro. L’isola di Procida, dove è nato e vive, rappresenta tutto il suo mondo: le sue giornate trascorrono tra letture epiche e leggendarie, lunghe ore ad osservare l’atlante per progettare avventure e viaggi futuri, oppure a fantasticare sulla figura del padre, che lui crede un vero eroe.

Ciclomaggio 2015

Ma quando quest’ultimo torna a casa con Nunziata, la sua nuova moglie, quasi coetanea del figlio quattordicenne, Arturo scopre tutta l’indifferenza che Wilhelm nutre nei suoi confronti e il loro rapporto si infittisce di incomprensioni e astio. Il ragazzo attribuisce la colpa alla nuova arrivata, verso cui prova un misto di gelosia ed attrazione. Col tempo i due imparano tacitamente a conoscersi ed apprezzarsi, pur trattandosi sempre con diffidenza, fino a che Arturo capisce di essersi innamorato della sua matrigna: in una calda giornata di primavera i due ragazzi si baciano ma subito Nunziatella respinge Arturo che, dopo una serie di episodi deludenti e amare rivelazioni, decide di partire per sempre da Procida e si arruola come volontario nella seconda guerra mondiale.

La voce narrante di Dario Del Fante, ottimo e profondo interprete di Arturo, è stata accompagnata dalla musica di Manuel Rigati, Riccardo Roschetti, Carlo Solimani, Nadia Scolaro e Fabio Favara. Un intreccio stretto e vibrante, quello tra testo e note, che ha coinvolto ed entusiasmato il pubblico. L’ingenuità, la fantasia, poi la maturità conquistata a forza di illusioni e delusioni: tutto di Arturo è stato restituito agli spettatori in questo ben riuscito adattamento del romanzo della Morante.

Al termine dello spettacolo Dario Del Fante ed Elena Pelliccioni, altra colonna del Ciclomaggio, hanno ringraziato quanti hanno reso possibile la rassegna e tutti i presenti, dando spazio ad una mostra in tema, allestita e visitabile ai piani superiori del Chiostro di San Galgano, a cura di una serie di artisti afferenti al Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali.

L’amore vero è così: non ha nessuno scopo e nessuna ragione, e non si sottomette a nessun potere fuorché alla grazia umana. (Da L’Isola di Arturo – Elsa Morante)

Appuntamento all’anno prossimo con il Ciclomaggio 2016!

Angela Convertini

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