L’ antibiotico è una grande arma per combattere le infezioni batteriche. Il primo uso clinico di un antibiotico sicuro ed efficace è datato 1931, anno di sintesi di un chemioterapico antibatterico, messo a punto in Germania.
L’ingresso degli antibiotici nella storia della vita sulla Terra è, tuttavia, molto precedente. Infatti, molti studi hanno rivelato che alcune specie di batteri avevano già “inventato”, circa 2 miliardi di anni fa, degli antibiotici come meccanismo di difesa. Mica scemi ‘sti batteri!!!
Per una corretta gestione della nostra salute vanno sfatati alcuni miti e i luoghi comuni sugli antibiotici:
gli antibiotici funzionano solo e soltanto contro le infezioni batteriche e sono del tutto inefficaci contro le infezioni virali, come, per esempio, l’influenza ed il raffreddore.
Non tutti i batteri fanno male.
Il nostro organismo ospita migliaia e migliaia di specie microbiche (il microbioma) che svolgono ruoli fondamentali per la salute (fungono da barriera contro i patogeni, regolano l’assorbimento dei nutrienti, producono vitamine ed energia). L’uso continuo di antibiotici, specie se non necessario, può però danneggiare gravemente il microbioma.
Esistono due scuole di pensiero:
– chi sostiene che ogni ciclo si debba assolutamente portare a termine anche se i sintomi dell’infezione migliorano, infatti, interrompendo l’assunzione prima del previsto, i batteri “superstiti” potrebbero continuare a replicarsi, con successive ricadute;
– chi sostiene, stando a tutta una serie di studi, che “Shorter is better” (“Meno ne prendi, meglio è”). Tali studi sembrano mostrare che terapie di durata minore possono avere la stessa efficacia di terapie più lunghe con meno conseguenze di antibiotico-resistenza.
Per antibiotico-resistenza si intende l’abilità di un batterio di annullare l’efficacia di un agente antibiotico. Si tratta di un fenomeno evolutivo del tutto naturale perché quando i microrganismi sono esposti a un antimicrobico, la maggior parte di essi muore, mentre i pochi che sopravvivono passano tale resistenza alla propria prole permettendo la sopravvivenza dei ceppi più forti. È proprio questo il motivo per cui bisogna evitare l’uso inappropriato di antibiotici, poiché a lungo andare potrebbe portare alla inefficacia di tutti i trattamenti antibiotici al momento esistenti, facendo crollare anche alcuni pilastri della farmacologia come la penicillina.
L’antibiotico-resistenza è considerata un’emergenza sanitaria mondiale, alla stregua per esempio di Aids, malattie cardiovascolari ed ebola.
Prevenire l’insorgenza delle infezioni è possibile stando attenti all’igiene personale e sottoponendosi alle vaccinazioni raccomandate.
Giulia Bonini.
Prima di cominciare, siamo felici di comunicarvi che l'Università degli Studi di Siena metterà a…
Nel celebrare il mese delle donne, è imperativo riconoscere il contributo fondamentale del genere femminile…
Era il 18 giugno del 1943 quando a Bologna nacque Raffaella Maria Roberta Pelloni. La…
Quando si pensa alle invenzioni create e brevettate da donne, l'immaginario collettivo si figura quasi…
La dottoressa Rosalind Elsie Franklin, chimica e cristallografa, nasce il 25 luglio del 1920 a…
Ciao raghi, avevo detto che non ci saremmo più sentiti per questo Sanremo e invece...…