ASPETTANDO BRIGHT: QUANTE NE SAI SUL MARE?

Cari amici, il rientro dalle vacanze è sempre traumatico. Dire “arrivederci” al mare, all’estate, ai tramonti galleggianti, alle memorabili nuotate al largo, ancora di più.
Se siete degli amanti del mare, avrete sicuramente scelto, per le vostre giornate con gli amici o i parenti, dei luoghi ameni, paradisiaci, dalle acque cristalline, di quelli che “oh, guarda! Ci sono i pesciolini a riva”. Eppure, a dispetto di quello che alcuni possano pensare, la bellezza di questi luoghi dipende da noi e dal nostro comportamento.
Per capirne di più sulle nostre acque, uRadio ha intervistato per voi Ilaria Corsi, ricercatrice del dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell’ambiente per l’evento “Il mare in una mano: esperienza tattile con gli organismi marini”, in vista di BRIGHT 2015, che si terrà domani, 25 settembre.

Partendo dal grande protagonista di quest’evento, il mare, sorge spontanea una domanda: quanto lo conosciamo e quanto ci è possibile conoscerlo?

Vivendo a Siena credo che sia difficile se non per sporadici e brevi periodi estivi che si possa godere ed apprezzare tutti i benefici e la bellezza dei nostri mari. Ecco che come ecologi marini e ovviamente amanti del mare abbiamo pensato di portare il mare a Siena almeno per poche ore e, in un tardo pomeriggio di inizio autunno, avvicinare grandi ma soprattutto piccini alle sue meraviglie ovvero le forme di vita dalle microscopiche come il plancton fino a quelle più note come ricci di mare e stelle marine.

Il bisogno di un’esperienza tattile, volta a sensibilizzare grandi e piccini, mira ad “imparare divertendosi”. Eppure sembra che, involontariamente, le nostre azioni possano nuocere alla salute e alla sopravvivenza delle creature che popolano il mare. Per esempio, quali?

Se non comprendiamo quali comportamenti, spesso involontari, di noi esseri umani possono causare seri danni agli organismi marini, come possiamo evitarli e preservare i nostri mari per le generazioni future?I ricercatori hanno un compito fondamentale ovvero quello di rendere comprensibile ciò che apparentemente sembra difficile da capire o lontano da noi, e mi spiego meglio. Quando buttiamo via un rifiuto in mare, non ci soffermiamo mai abbastanza sull’idea che questo potrebbe essere ingerito e diventare tossico per un organismo marino, di conseguenza continueremo a farlo ignari delle ripercussioni che potrebbero esserci. Conoscere vuol dire capire e nel caso del mare “proteggere” proprio imparando a vedere e anche toccare con mano le forme di vita che lo popolano e ciò che può mettere a rischio la loro sopravvivenza.

Bright Mare 2

Ad oggi, quanto é cambiato rispetto al passato? I ricercatori del laboratorio di Ecotossicologia hanno rilevato un aumento dell’inquinamento marino?

In passato avevamo meno strumenti di indagine a disposizione e quindi la conoscenza dei fenomeni di inquinamento era limitata a ciò che si poteva misurare. Oggi gli strumenti non mancano, così come una più approfondita conoscenza delle problematiche ambientali, la quale, però, deve essere supportata con finanziamenti a quei progetti di ricerca che approfondiscono le nuove emergenze (ad esempio i piccolissimi materiali noti come nanomateriali che l’avvento delle nanotecnologie ha inserito nei prodotti di uso quotidiano e che stiamo riversando in quantità ingenti nei nostri fiumi e mari). Invito a visitare a tal riguardo anche l’altra iniziativa coordinata dal mio gruppo di ricerca dal titolo: “il nanomondo, il cibo e le nanoparticelle”.

La poca informazione, spesso, sfocia nello scarso rispetto. Modi per sensibilizzare, siti utili, consigli?

Innanzitutto partecipate a BRIGHT e a tutti i suoi magnifici eventi. La curiosità é sempre stato il motore della ricerca scientifica e piuttosto che suggerire siti o dare consigli utili invito tutti ad essere curiosi, ad informarsi e soprattutto a risvegliare quell’istinto innato di conoscenza e anche di buon senso che deve accompagnarci nelle scelte di tutti giorni. Il mondo della ricerca con eventi come Bright deve portare la conoscenza alla portata di tutti e quindi aumentare quella curiosità che potrà guidarci nelle scelte corrette e che darà vita anche ai nuovi ricercatori di domani!

Ricordiamo che l’evento “Il mare in una mano: esperienza tattile con gli organismi marini” è aperto a tutti e si terrà domani, dalle ore 16:00, presso il Complesso didattico di San Francesco.

Mariana Palladino

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