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Arte e Cucina: quando l’appetito vien imparando

Nozioni d’arte e quattro salti in padella: guida di sopravvivenza per lo studente fuorisede alle prese con i fornelli.

Hendrick ter Brugghen, Esaù vende la sua primogenia (1627); olio su tela, m 107×139. Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza.

Un altro anno sta finendo e già iniziamo a sperare in un anno migliore. Ma prima di dedicarci totalmente a questo 2018 in arrivo, pensiamo a dare un buon lieto fine all’anno passato.
Tra brindisi e festeggiamenti immancabile è il cenone e, nel cenone, immancabili per tradizione sono le lenticchie. Sono legate alla fine dell’anno come simbolo di prosperità per quello nuovo. Essendo di piccole dimensioni, nel piatto risultano più abbondanti rispetto ad altri legumi e sono così un augurio per la famiglia di sperare di guadagnare altrettanto denaro. In verità, le lenticchie hanno avuto simbologie diverse nella storia, dal lutto alla fortuna, ma sempre e comunque sono state un piatto prelibato. La prima portata preparata dall’uomo della quale abbiamo testimonianza scritta, trovando storie ad esse legate anche nella Genesi. È il caso della vendita di Esaù della propria primogenitura al fratello gemello Giacobbe per un piatto di lenticchie.

L’autore

Vediamo la scena qui raffigurata nel dipinto dell’olandese Hendrick ter Brugghen (1588-1629). Il pittore ebbe un ruolo principale tra i cosiddetti “caravaggisti di Utrecht”, grazie al suo viaggio a Roma avvenuto tra il 1607 e il 1614. Qui non incontra il grande Caravaggio poiché già in fuga dalla città per l’accusa di omicidio, ma ha modo di avvicinarsi alla sua pittura. Così integra al suo stile il chiaroscuro e soggetti carichi di drammaticità e realismo e appartenenti a qualsiasi condizione sociale. Quando torna a Utrecht, nel 1615, si iscrive alla Gilda si San Luca dove inizia a dipingere opere di raffigurazione religiosa.

L’opera

È il caso del dipinto in questione, dove vediamo raffigurato il celebre passo della Genesi che racconta della successione dinastica del clan di Isacco. L’uomo, ormai anziano, avrebbe dovuto cedere il posto al primo dei due gemelli nati da lui e Rebecca, ovvero Esaù. Se non fosse che, per inganno del secondo figlio Giacobbe, Esaù finisce col cedere la propria eredità a questi in cambio di un piatto di lenticchie. Stanco dalla caccia Esaù torna a casa e prega il fratello di cedergli il suo pasto. Giacobbe, allora, ne approfitta della scarsa lucidità del fratello e gli fa giurare che in cambio egli avrebbe ottenuto la primogenitura. Esaù accetta e così Giacobbe ottiene il “consenso” del fratello a prendere il potere. Seguirà un successivo inganno, questa volta nei confronti del padre, per riceverne la benedizione ufficiale.

Il dipinto raffigura la scena in questione: la luce tipicamente caravaggesca mette in mostra i due fratelli e il piatto della discordia. Esaù in piedi e visibilmente affaticato fa cenno al fratello di cedergli il piatto. Quest’ultimo, dai gesti delle mani, ci fa capire come gli stia esponendo il suo ricatto.
Nello sfondo troviamo la madre Rebecca, complice del figlio minore; nella parte in ombra, il padre Isacco all’oscuro sia dalla luce che da ciò che sta accadendo tra i due figli.

Ma tornando alle nostre lenticchie e a come utilizzarle, vediamo come preparare degli stuzzichini semplici e veloci con i quali poter fare un bel figurone.

La ricetta

Tartine con salsa di lenticchie

Ingredienti per 50 tartine circa:
– 150 gr di lenticchie secche (utilizzando quelle già pronte si dimezzano i tempi);
– 50 g di pancetta;
– 1 rametto di rosmarino;
– olio;
– sale “a sentimento”;
– cipolla tritata;
– mezzo dado vegetale;
– 2 baguette tagliate a fettine.

Mettiamo a rosolare la cipolla tritata finemente in un tegame con un filo d’olio. Una volta che questa inizia a dorarsi aggiungiamo la pancetta tagliata a cubetti.

A fine doratura aggiungiamo le lenticchie e il rosmarino. A seguire le copriamo con l’acqua. Aggiungiamo il mezzo dado vegetale e lasciamo cucinare per circa 45 min.

Una volta cotte aggiungiamo del sale a piacimento e mescoliamo. Dopodiché, azioniamo il frullatore ad immersione e tritiamo il tutto, fino ad ottenere una cremina.

Spalmiamo la salsa sulle fettine di baguette. Infine, serviamole per un leggero antipasto degno del nostro cenone.

Buon appetito e Felice anno nuovo!!

Chiara Bellemo

Chiara Bellemo

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