AMICI (programma televisivo)

AMICO: /amiko/ (nom.sing.masch, se plur. AMICI /amit͡ʃi/), da [lat. Amicu(m). V. amare, av. 1243],

A.

(gen.) benevolo, amichevole, ben accetto, (in uso colloquiale) persona con cui vorresti passare più tempo insieme invece che con i tuoi parenti (vd. TUTTO IN FAMIGLIA), amici di circostanza (vd. I MIEI PARASSITI), conoscenti ed estranei (vd. CHI L’HA VISTO?).

B.

(tele) programma televisivo italiano ideato da Maria de Filippi (vd. IDENTITA’ SESSUALE) di genere talk show, (vd. CHIOCCIARE) andato in onda su Canale 5 dal 1992 al 1996, poi su Italia 1 tra il 1996-97 e il 2000-01, in cui giovani e adolescenti venivano intervistati su alcune tematiche generazionali: droga, quartieri poveri, omosessualità, sesso, rapporti sociali ed esperienze lavorative (vd. IPERTROFIA DEL SACCO SCROTALE). Col decrescente interesse del pubblico verso le questioni sociali, il nome è stato poi affibbiato ad un altro programma, totalmente diverso.

B1

(tele) [AMICI di Maria de Filippi] programma (?) televisivo in onda dal 2001 [ma stando ad alcuni autori (Babb e Mink, 2007) l’idea era “ben presente da anni, solo in formato mentale nella coscienza italica”], nonché talent show più longevo della televisione italiana e contributo significativo all’intelligenza e alla profondità generale delle ambizioni nostrali.

B2

(storia) Chiamato fino al 2003 “Saranno famosi” (vd. VIOLAZIONE DI COPYRIGHT), si presenta come un format televisivo a puntate in cui, dopo un provino a porte chiuse, si può accedere ad una “scuola” composta da una classe di venti alunni (range età 16-35 anni), interessati a diventare cantanti, ballerini, ginnasti, rapper (vd. RISATA). Dopo una serie di prove con esperti del mestiere, vengono esaminati da altri esperti del mestiere; non ottenendo abbastanza share vengono convocati altri soggetti (vd. EUFEMISMO) creando un momento televisivo definito come “[…] un’altalena demenziale tra La Corrida e il Dirty Dancing dei poveri pirla […]” (cit. Babb e Mink, 2007), tra strepiti ed esultanze e pianti gioiosi (vd. MONTAGGIO).

B3

Con lo sviluppo della televisione italiana (vd. INVOLUZIONE) il programma AMICI ha aggiunto alcuni dettagli in modo da rendere più avvincente per il pubblico un anno di accademia (vd. NOIA): uno di questi è l’essere giudicati da gente estranea al settore (attori, opinionisti, conduttori televisivi) o dal pubblico televisivo (vd. ANALFABETISMO FUNZIONALE). La spettacolarizzazione dell’evento televisivo ha reso più interessante le dinamiche amicali e cameratesche della puntata, inficiando l’importanza dell’arte o della disciplina (vd. TELEVISIONE). Col miglioramento dello share il programma ha potuto contribuire ai proventi pubblicitari, unica forza per una rete privata (vd. ACCATTONAGGIO).

B4

(fig. ret) Fin dalle prime stagioni, il titolo AMICI è diventato antifrastico: a causa del crearsi di un’atmosfera basata sulla competizione e sul primeggiare a tutti i costi pur di ottenere un premio (televisivo) e un po’ di fama (televisiva) e l’applauso (televisivo) (vd. RIDONDANZA), la stessa popolazione giovanile si ritrova a dover mettere da parte ogni interesse amicale solo per poter superare il prossimo, anche a costo di perdere dignità e immagine (vd. ISTERIA) davanti alle telecamere (vd. PORNOGRAFIA) e al pubblico (vd. STUPIDITA’).

C.

(soc.) Sviluppo di una relazione costruttiva se basata su convinzioni gratuite, prive di interessi economici o mercantili, in favore di un miglioramento della qualità della vita per gli uni e gli altri (vd. INGENUITA’).

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