Amarsi un po’: una rubrica che sradica i tabù legati al sesso

Partiamo da questo presupposto: fare l’amore non deve essere un’esperienza dolorosa. Eppure a quante di voi è capitato almeno una volta di sentire male durante un rapporto? No, non sei l’unica, posso assicurartelo! Eh no, un po’ di dolore non è normale, come ci viene ripetuto frequentemente dalla società. In questa nuovissima rubrica approfondiremo i tabù legati alla sfera sessuale. Una rubrica non solo dedicata alle ragazze ma anche ai ragazzi, per capire meglio il nostro universo e per sapere che cosa fare quando una ragazza ha difficoltà con i rapporti.

Molte donne che hanno problemi o proprio non riescono ad avere un rapporto penetrativo si ritrovano ad isolarsi, a non cercare più le relazioni. Cercano spiegazioni su internet non sapendo proprio a chi potersi rivolgere e per la paura di essere giudicate in una società dove tutti fanno sesso ma non se ne parla apertamente. Ed è solo grazie al racconto di alcune di queste donne, le quali hanno deciso di rendere pubblica la loro disfunzione, che molte altre oggi stanno iniziando a dare un nome al problema che si portano dietro da anni.


Le percentuali di chi ne soffre

Le percentuali parlano chiaro: il 25% delle donne in età fertile soffre di una patologia legata al dolore pelvico cronico e spesso non lo sa. Vaginismo, vulvodinia, endometriosi… sono solo un piccolo elenco delle patologie di cui una qualsiasi ragazza vicino a te potrebbe soffrirne. Potrebbe essere una tua amica, una tua collega, tua sorella o persino tu. Il problema non è il disturbo in se ma il fatto che, nonostante la percentuale alta di donne che ne soffre, non se ne parli affatto. Sono disfunzioni sconosciute persino agli esperti e per questo difficili da diagnosticare. Sono dette le malattie invisibili. Come vedremo però sempre più professionisti di vari settori si stanno interessando ai problemi legati al pavimento pelvico e guarire è possibile!


E perchè non se ne parla?

In Italia, come in molti altri paesi, ci sono troppi tabù legati al sesso. Il sesso è visto come qualcosa di scandaloso, soprattutto se a parlarne siamo noi donne. Come se fosse qualcosa di sbagliato e peccaminoso. Al contrario l’uomo che ne parla è considerato un figo. Dunque questo porta a chiuderci in noi stesse, a non sapere con chi confidarci. D’altronde per tante sembra la cosa più naturale del mondo, perchè dovrebbe dare problemi? Eppure non sempre è tutto così facile come sembra.

Vedremo come queste disfunzioni hanno un impatto sulle relazioni di una giovane con i patner, con gli amici e la famiglia. Le donne che ne soffrono pensano di essere le uniche, che sia tutto nella loro testa, che basta rilassarsi un attimo e che nessuno le possa aiutare. Provano vergogna a parlarne ad amici, parenti e medici perchè, si sa, il sesso in Italia è un vero e proprio tabù.


L’obiettivo di questa rubrica

Questa rubrica nasce proprio dall’esigenza di fare chiarezza, più che da un punto di vista medico, in quanto non ne ho le conoscenze (se non quelle di base), da un punto di vista sociale e culturale. L’obiettivo? Far conoscere quelli che sono i problemi legati alla sfera sessuale e normalizzarli. Togliere finalmente questo velo di omertà. Tutti facciamo sesso no? Perchè dobbiamo avere timore nel parlarne?

Analizzeremo alcune di queste disfunzioni, cercheremo di capirne i sintomi, da cosa dipendono e a chi ci si può rivolgere. Indagheremo la società in cui viviamo e perchè ci porta a tacere tali disfunzioni. Ascolteremo le esperienze di alcune ragazze che hanno preso coraggio e ne hanno parlato apertamente per aiutare altre donne nella loro stessa situazione.

“Amarsi un po’” perchè dobbiamo imparare ad ascoltarci e a volerci bene così come siamo (nonostante qualcuno ci dica che siamo sbagliate, che basta aprire le gambe e rilassarsi un po’). Non è normale stare male. Iniziamo a prenderci cura di noi stesse per davvero, tutto il resto verrà dopo.

Probabilmente tu che stai leggendo, proprio per i motivi sopra citati, non avrai mai sentito parlare di pavimento pelvico. è proprio da qui che vorrei partire, dal protagonista, la base di tutto questo nostro percorso alla scoperta di noi stesse.


Partiamo dalle basi : che cos’è il pavimento pelvico

Per pavimento pelvico si intendono l’insieme di muscoli e legamenti che chiudono la parte inferiore della cavità addominale. La sua funzione? Mantenere gli organi pelvici (vescica, uretra, utero, vagina, e retto) nella posizione corretta.

Non è statico ma dinamico! I suoi muscoli sono coinvolti in ogni movimento della nostra vita quotidiana. Camminare fare la pipì, saltare, sedersi, ballare, respirare, avere un rapporto sessuale ma, incredibilmente, anche twerkare!

La sua parte più esterna è chiamata perineo.

Proprio perchè sostiene intestino, utero e vescica potremmo associarlo ad un’amaca che ha il compito di far star comodo chi ci si appoggia e non farlo crollare a terra. Cosa succede se questa amaca è troppo tesa e dura o troppo moscia? Ecco che parliamo di ipertono ed ipotono


Ipertono ed Ipotono

Per ipertono intendiamo una costante contrattura della muscolatura del pavimento pelvico. Questa continua tensione comprime vene, arterie, nervi, provocando fragilità e dolore. La persona che ne soffre potrebbe avere sintomi come vaginismo, dispareunia, vulvodinia, o infezioni vaginali come la candida.

Per ipotono al contrario ci riferiamo a muscoli che hanno un tono ridotto e per questo non funzionano correttamente. Il pavimento pelvico ha quindi poca capacità di sostegno e di conseguenza vescica, utero e retto rischiano di cadere verso il basso. Lo si capisce dal senso di pesantezza nella zona pelvica, difficoltà a raggiungere l’orgasmo, poco piacere con i rapporti penetrativi, perdita di pipì, gas o feci dopo un semplice colpo di tosse ad esempio. Può provocare incontinenza urinaria e fecale, stitichezza e il prolasso degli organi pelvici


Le disfunzioni

Per disfunzione intendiamo, nel linguaggio medico, qualsiasi alterazione funzionale di un organo. Nel nostro caso ci riferiamo a quelle legate appunto al pavimento pelvico. Il dolore pelvico cronico è un dolore che persiste per più di sei mesi nell’area pelvica. Si includono al suo interno diverse disfunzioni:

  • vulvodinia
  • neuropatia del pudendo
  • vaginismo e dispareunia
  • cistite abatterica
  • cistite interstiziale

Nel prossimo articolo affronteremo uno di questi disturbi: il vaginismo


Alice Muti Pizzetti

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