Scarda al Cacio&Pere

Il Cacio&Pere, uno dei pochi locali di riferimento per la musica live a Siena, anche ieri sera non ha deluso. Protagonista della serata è stato Scarda. Come non sapete chi sia? Se vi dicessi Smetto quando voglio? Meglio?

Scarda non è solo l’autore della Title song ufficiale del film omonimo che gli è valsa una nomination ai David Di Donatello nella categoria “Miglior canzone originale”, è molto altro. All’anagrafe Domenico Scardamaglio, napoletano e calabrese d’adozione, ha deliziato i numerosi giovani presenti con la presentazione del suo album “I piedi sul cruscotto” pubblicato nel 2014.

Voce calda e roca, capelli ricci, barba incolta e chitarra in spalla: questo è tutto quello di cui ha avuto bisogno per far divertire il pubblico. Un mix ben riuscito fra un pilastro della musica italiana come Rino Gaetano e punti sparsi di Tommaso Paradiso (fortunatamente non troppi).

Il concerto si è aperto con brani poco conosciuti – “così ce li leviamo subito” – per passare poi a Serenata del muratore, brano ironico dedicato alle compagne di scuola di Scarda, all’epoca quindicenni, che uscivano con i ragazzi venticinquenni.

Non dimentichiamoci di Michele è matto e Gina, irriverenti e sentimentali al punto giusto. Scarda conclude la riproduzione del suo album, accendini in alto e mani a ritmo, con Io lo so e l’immancabile colonna sonora di un successo crescente, Smetto quando voglio.

Elemento costante del concerto è stato il voler creare il ricercato falò e la vicinanza con il pubblico. Tutti insieme appassionatamente non è solo il titolo di un film.

Italia, chitarra, voce, falò. Cosa non può mancare? Ovviamente la Canzone del Sole. Perché sì, insomma, se non canti a squarciagola Battisti non puoi dire di aver davvero cantato. Il passaggio da Battisti a Berta filava è giusto il cambio di un accordo e quindi via con Rino Gaetano.

Un concerto acustico la cui parola d’ordine è stata semplicità. Una semplicità che Scarda è stato in grado di ricreare senza scadere nella banalità.

Giulia Nicolini

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