Per i 200 anni del Teatro de’ Rozzi un concerto tutto rossiniano

A Siena, durante la Primavera, sbocciano anche numerosissimi eventi. Ieri, 6 maggio, alle 21.15 abbiamo festeggiato il duecentesimo compleanno del Teatro de’ Rozzi con un concerto tutto rossiniano. Ospite della serata l’Orchestra Regionale Toscana diretta dal M° Gianluigi Gelmetti, con due soliste d’eccezione: Patrizia Ciofi (soprano) e Laura Polverelli (mezzosoprano). Il programma prevedeva una sinfonia e un’aria dalle opere più celebri del grande compositore pesarese: La Cenerentola, Signor Bruschino, Tancredi, e Barbiere di Siviglia.

L’ORT e il M° Gelmetti

Il teatro, gremito, ha accolto con un grande applauso il M° Gelmetti, che ha spiegato come mai ha scelto di dedicare questo concerto a Rossini. “Rossini rappresenta l’ambiente dell’Accademia” ha detto infatti, “e ascoltandolo ci si sente arricchiti”. Ed era vero: sotto la sua sapiente direzione, l’Orchestra Regionale Toscana ha espresso la vera essenza del compositore pesarese: una carica di brio e profonda riflessione allo stesso tempo.

I gesti del Maestro sono assolutamente atipici: non tiene il tempo con la bacchetta, utilizza una sola mano per dirigere, spesso sta fermo… Insomma, lascia che sia l’orchestra a guidarsi da sé, aggiungendo semplicemente espressività. Si potrebbe quasi dire che dirige solamente con gli occhi e questa è una grande qualità per un direttore. Sembrava come se si stesse divertendo un mondo: sorrideva, dondolava sul posto… Non solo, ma ha continuamente cercato di stabilire un legame con i solisti e l’orchestra, facendo anche delle smorfie buffe.

Meno entusiasmante è stata la performance della Polverelli, comunque acclamatissima dal loggione. Nell’aria de La Cenerentola mancava di espressività, sembrava come costretta nell’abito. Si è un po’ ripresa in Una voce poco fa dal Barbiere, mantenendo però una certa compostezza e freddezza, soprattutto nell’espressione del volto. Un cantante lirico è anche un attore e se la gestualità viene a mancare si rischia di perdere un po’ la vera essenza di ciò che si canta. La Ciofi, al contrario, è stata molto espressiva e si è calata perfettamente nelle arie che ha cantanto (dal Signor Bruschino e dal Tancredi), esprimendo con i gesti e soprattutto il volto le diverse emozioni delle eroine che interpretava.

Il M° Gelmetti, dopo aver chiuso in bellezza con la Sinfonia dal Barbiere di Siviglia, ha fatto alzare una per una tutte le sezioni. E’ stato bello: in questo modo ciascun musicista può prendersi la sua parte di applausi. In fondo, ognuno di loro ha contribuito alla riuscita del concerto. Il pubblico (con una grande presenza giovanile!) ha chiesto a gran voce un bis e le due cantanti hanno eseguito insieme un duetto dal Tancredi. Ma il pubblico non era ancora soddisfatto e voleva sentire ancora la Ciofi e la Polverelli. Così, il direttore ha avuto una buffa pensata.

Sapevate che esiste un duetto il quale testo consiste nella ripetizione della parola “miau“? Composto su musiche di Rossini, il Duetto buffo di due gatti è un’originale composizione per soprani dove le due cantanti si trasformano in gatti sornioni che se ne dicono di tutti i colori.

Il concerto si è concluso con una grande risata e fragorosissimi applausi. Che dire, un ottimo modo per festeggiare un compleanno!

Federica Pisacane

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