uRadio verso gli Oscar 2017: Manchester by the Sea

Manchester by the Sea” è un film del 2016 scritto e diretto da Kenneth Lonergan. Tra gli interpreti principali figurano Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler e Lucas Hedges.

Il 23 gennaio 2016 il film è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2016. Successivamente è stato presentato anche ad altri festival cinematografici come Telluride Film Festival, Toronto International Film Festival, London Film Festival e alla Festa del Cinema di Roma.

La pellicola ha ricevuto sei candidature agli Oscar 2017: miglior film, miglior regia a Kenneth Lonergan, miglior attore protagonista a Casey Affleck, miglior attore non protagonista a Lucas Hedges, miglior attrice non protagonista a Michelle Williams, miglior sceneggiatura originale a Kenneth Lonergan.


Nicola Carmignani.
Piccoli uomini, anonime città di provincia, drammi pesanti come macigni a sconvolgere l’incedere compassato di una vita tranquilla: “Manchester By the Sea” non è solo il luogo raccontato dal film, ma uno stato d’animo da cui fuggire, il fulcro dei dolori lasciati in un angolo, nel tentativo di farli appassire.
I protagonisti della pellicola di Kenneth Lonergan sono persone comuni, tanto buone quanto in difficoltà nell’affrontare i demoni che la vita ha posto loro davanti. Chi ostenta un’apparente calma, salvo poi essere colto da attacchi di panico; chi rabbiosamente cerca un capro espiatorio per poi pentirsi dei propri gesti; chi, come Lee Chandler, espia le proprie colpe tentando di nullificare la propria presenza al mondo. La sua fuga in uno scantinato della grande Boston è un tentativo di nascondersi da un lutto mai elaborato, ma la nuova tragedia dietro l’angolo lo pone nella condizione di dover esporre nuovamente le sue ferite ed entrare in contatto con i suoi fantasmi.
“Manchester By the Sea” è la storia di un tentativo sovrumano di riportare sui binari vite spezzate, in cui Lonergan ci accompagna grazie a un racconto pacato e pulito, dove la presenza di due linee temporali diverse non arreca alcun disturbo alla comprensione delle vicende e, anzi, ci permette di conoscere i personaggi e vivere con loro, nel momento opportuno, lo strazio e l’incredulità.
Il rischio di cadere in una rappresentazione del dolore ai limiti della pornografia è alto, ma il linguaggio diafano e composto della pellicola ci tengono ancorati a una dimensione in cui, salvo rapidissimi ed episodici momenti di accelerazione autodistruttiva, aiutare chi ne ha bisogno è la cosa più importante, almeno finché se ne ha la forza.
Casey Affleck non pare avere molte espressioni a disposizione da regalarci, ma in questo caso la sua faccia pietrificata in un limbo tra coscienza e assenza è francamente perfetta. Alla stessa maniera funziona molto il personaggio di Lucas Hedges, efficace miscuglio di arroganza adolescenziale, spaesamento e ricerca di affetto, mentre a chi scrive non è piaciuta poi molto Michelle Williams: troppo poco in scena e in scene troppo estreme per essere giudicata.
Preparate i fazzoletti e fatevi un buon caffè prima di apprestarvi alla visione – alcuni potrebbero trovarlo dilatato e pesantuccio -, ma non risparmiatevi la visione di Manchester By the Sea, perché affrontare i lutti, anche quelli altrui, è pur sempre una forma di espiazione e catarsi che, alla fine, fa stare meglio, come dopo un lungo pianto.


Anthea Desiderio. Solitario, dallo sguardo abissale, animo tormentato, scorbutico, fragile … umano. Sono le parole con cui descrivo Lee Chanlder, protagonista di “Manchester by the sea”, film drammatico, diretto da Kenneth Loregan. La vicenda è ambientata a Manchester. Dopo aver perso il fratello, Lee si trova ad essere tutore, e  “nuovo padre “di suo nipote Patrick. Lacerato da una ferita profonda del suo passato, che continua a tormentarlo, Lee capirà, seppur in piccola parte, quale sia la differenza fra vivere e sopravvivere e, con la tenacia del nipote, cercherà di perdonarsi.
Carpe diem Lee, lui è la tua seconda possibilità.

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