uRad10: quella volta che siamo finiti su LA7 (e non solo!)

Torniamo con la rubrica che celebra i dieci anni di attività di uRadio. Se nel precedente articolo abbiamo esplorato le nostre origini, nel lontano 2010, oggi sveleremo alcuni dei suoi più alti traguardi raggiunti l’anno successivo. Vi state chiedendo come siamo finiti ad avere un servizio su LA7? Continuate a leggere e lo scoprirete.

Infatti, è nell’annata 2011-2012 che uRadio ottiene grandi attenzioni da parte di un’emittente nazionale e, ancora più incredibile, da parte dei cittadini senesi!

Ma procediamo per gradi, esplorando passo per passo questo importante periodo della storia della nostra radio.


URADIO CONQUISTA SIENA

Come abbiamo ricordato in precedenza, la fama di uRadio cresce a vista d’occhio tra le comunità studentesche della città: in poco tempo, dai circoli universitari il suo nome giunge anche tra i cittadini senesi.

I podcast e le programmazioni gestite dal gruppo raggiunsero le orecchie del Corriere di Siena, che, apprezzando il lavoro di informazione gestito giovani fuorisede, decide di prendere uRadio sotto la sua egida.

La redazione del Corriere, infatti, decide di includere il player della radio sul sito di Siena News e permette ad alcuni ragazzi della redazione di scrivere alcuni articoli per loro.

Il nome uRadio diventa quindi conosciuto in tutta Siena, così tanto da ottenere una menzione speciale ed una targa durante la celebrazione per il Premio giornalistico Paolo Frajese il 6 dicembre 2011.

La targa del premio Frajese

uRadio viene celebrata come la dimostrazione che, seppur con pochi mezzi ma con tanta passione, si possono creare contenuti originali e fornire un’informazione di qualità (da far invidia ai media tradizionali).

Ma questo non fu l’unico riconoscimento che la città concesse alla radio universitaria!

Qualche mese dopo, infatti, il Corriere di Siena menziona uRadio nel volume “La Carica dei 101 e più“, presentato il 3 febbraio presso l’Accademia dei Rozzi, riconoscendola come una delle più influenti associazioni culturali del capoluogo toscano.


La menzione nella ‘Carica dei 101’

Insomma: uRadio in meno di un anno era già entrata a far parte della Crème de la crème senese.


EVOLUZIONE IN CORSO

Un altro passo importante per la radio avviene il 5 gennaio del 2012, quando essa viene costituita ufficialmente come associazione culturale senza scopo di lucro.

Viene dato ad uRadio un assetto ufficiale e societario, tutt’ora mantenuto!


Una parte dell’atto fondativo

Il direttivo dell’epoca era costituito da: Cosimo Francini in qualità di presidente e tesoriere, Daniele Forcella come Station Manager, Valentina Carbonara nel ruolo di segretaria.

Altri membri dell’epoca: Nicola Carmignani, MariaFrancesca Guadalupi, Francesco Laezza, Simone Chiovelli, Azzurra Fazio e Giulia Mastrorocco.

Questo dream-team si trova ad affrontare una piccola rivoluzione nei mezzi di comunicazione utilizzati per la divulgazione.

La società decide infatti di abbandonare sia Blogspot che Spreaker, il primo in favore di WordPress ed il secondo per Server Centovacast.

L’abbandono di Spreaker avvenne a causa di una trattativa tra la startup e la SIAE finita male, che rischiava di tagliare le ali ad una noprofit come uRadio.


Le proteste di cui uRadio si fece promotrice

Per continuare l’attività e limitare il più possibile le spese, il direttivo decide di sviluppare un proprio sito ed un proprio server.

Inoltre fu da quel momento che la radio entra a far parte di RadUni, trasformandosi in una uRadio2.0, diventando ancora più grande di quanto non fosse in precedenza.


Il secondo logo di uRadio, che ormai avete imparato a conoscere

L’APPARIZIONE SU LA7 E L’INCONTRO CON GHEMON

Altri due momenti memorabili della nostra storia avranno luogo durante quest’annata, entrambi legati alla qualità delle sue produzioni made in uRadio.

I successi di pubblico ed il formato innovativo dei programmi attirano l’attenzione di LA7 e permettono di organizzare l’esibizione del rapper Ghemon ad una festa universitaria.

Cominciamo con la nota emittente che, partita con l’obiettivo di documentare l’utilizzo di Spreaker come nuovo media per la divulgazione, finisce per dedicare un intero servizio a uRadio e ai suoi podcast.


In questo breve filmato, commentato da un malvestito Luca Telese, si racconta la storia della radio e si mostrano i processi di produzione di Casa Babylon e di Gastronerie.


Un’immagine dal servizio di InnovatiON
I membri di uRadio con la troupe di LA7


In seconda battuta, il live di Ghemon è realizzabile, invece, grazie alla fama e popolarità del podcast Punchlinerz, diventato una vera e propria istituzione del rap nazionale.

In associazione con LiberiB1T viene quindi organizzata una festa alla sede d’ingegneria che vide Ghemon esibirsi in esclusiva.


L’esibizione di Ghemon per uRadio

Sin da allora, dunque, uRadio mostra una spiccata dote nell’organizzare eventi di prim’ordine.


UNA MAREA D’INIZIATIVE

Attorno a questi eventi di maggior portata ruotano un gran numero di iniziative in associazione con locali senesi ed associazioni culturali.

Eventi come lo spritz letterario con il teatrO2 chiamato Cubalibro, o la casa del rap sono solo alcuni dei progetti portati avanti dal gruppo in questo periodo.

uRadio manda anche la sua prima delegazione al FRU, il Festival delle Radio Universitarie, quell’anno svolto a Pisa.

Il team organizzò anche il suo primo pesce d’aprile (ormai una tradizione) annunciando l’apertura di sedi distaccate in tutta la provincia!

Insomma: dopo i timidi inizi del 2010, la radio comincia ad acquistare le caratteristiche che conosciamo e diventa una delle principali componenti della società senese.


Da piccola idea, nata quasi per gioco, a società culturale di spicco: uRadio pare lanciata verso un futuro radioso.

Naturalmente, le sfide per un’associazione no profit sono sempre dietro l’angolo: ve ne parleremo nel prossimo articolo del ciclo #uRad10 dedicato ad un altro anno della nostra radio!


Franco Ferrari

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