Metti un mattino di gennaio, il sole gelato, Siena. Nella magica sede di uRadio è atteso un ospite speciale. Quasi vien da raddrizzare la schiena: il Princeps delle Feriae Matricularum Senensium, Niccolò Mocenni, il quinto della Contrada della Selva fino ad oggi, verrà intervistato dai nostri speaker. Basta iniziare a parlare e conoscerci che l’atteggiamento, inizialmente composto, diviene immediatamente più espansivo ed affabile. In radio si parla della Goliardia senese, attiva ininterrottamente dal 1945.
I Goliardi: chi non li conosce qui a Siena? Se sei uno studente universitario, fuorisede o meno, ti è capitato almeno una volta di incrociare dei ragazzi in simpatici boxer correre intorno a quella che, a quanto pare, pare essere la loro sede legale: il bar Nannini. O ancora, sempre i soliti ragazzi, abbassarsi simpaticamente i calzoni più volte, in maniera quasi incalcolabile ad occhio umano, in Piazza Tolomei, ripetendo “Coccodè, coccodè”. “La smutandata”, la chiamano, e altro non è che una delle prove delle tanto famose, ma forse non poi così tanto conosciute, Feriae Matricolarum.
La Goliardia vanta radicate tradizioni, in tutta Italia, in special modo qui a Siena. Le Feriae Matricularum Senensium sono un’istituzione goliardica non democratica, riservata esclusivamente a studenti di sesso maschile, fondata sui bolli. I bolli sono il fondamento delle Feriae Matricularum e indicano l’anzianità dello studente; corrisponde, infatti, ad ogni bollo, un anno accademico. La sovranità appartiene, appunto, al Principe che la esercita come gli pare, per tradizione, a bolli. Il Principe, a sua volta, viene eletto da un senato di laureandi ed extra cursu (fuori corso) e resta in carica un anno.
Le Feriae Matricularum propriamente dette durano l’intero anno solare, dove prendono posto eventi tradizionali (la Festa degli Auguri, il Martedì Grasso, l’Acclamazione). Il Goliardo, simbolo per eccellenza, altro non è che il copricapo, dal colore diverso per ogni facoltà, che viene ricevuto all’Acclamazione. Col passare degli anni, il copricapo cresce con lo studente. Esso può essere guarnito da ciondoli e piume, che verranno poi donati alla laurea, spogliandosi dello stato di studente.
Gli incontri alla sede legale, il bar Nannini appunto, non si contano. L’associazione si dà appuntamento ogni giorno, offrendo oltre ad occasioni di divertimento, un modo di approcciarsi ad una vita universitaria degna d’essere ricordata. “Bisogna prendere tutto da questi anni che non tornano indietro”, afferma perentorio il Princeps.
Quanto alle donne. Beh, non possono diventare Goliardi senesi. E qui, lo so, viene da storcere un po’ il naso, se si pensa ad altre Goliardie che hanno aperto, se non spalancato, loro le porte. “Sono un principe avanguardista ” commenta ancora Niccolò ” ma non posso dimenticare il passato e chi mi ha preceduto. La donna, ad ogni modo, resta la nostra musa, la nostra ispirazione; tutto questo conduce a lei, in fin dei conti”. Sorrido sarcastica, ma non posso che comprendere il suo punto di vista.
Non solo divertimento. Dal 1945, infatti, le Feriae Matricularum Senensium vantano un interessante spettacolo teatrale, che va in scena al Teatro dei Rozzi: l’Operetta. Ogni anno, infatti, intorno alla seconda settimana di maggio, attraverso un lavoro quasi maniacale, dovuto ad una forte passione condivisa, si dà vita una rappresentazione che altro non è che una satira politica, sociale e culturale.
Ascoltando il Princeps di quella che, in fondo, è un’associazione come la mia, la stessa per cui sto scrivendo quest’articolo, mi ha fatto capire una cosa molto importante: non importa il modo, tutti cercano di rendere indimenticabili questi anni. La libertà, forse quella non resterà mai più la stessa, ma il ricordo di questi anni, indubbiamente si.
Tutto questo e altro ancora nella puntata di oggi, 20 gennaio alle ore 15:00. In diretta su www.uradio.org
Mariana Palladino