TEDx Siena: Open Minds

Realizzare una visione

Il 23 marzo 2019 la terza edizione di TEDxSiena si è tenuta nella sala concerti dell’Accademia Chigiana. La TED è un’organizzazione no-profit, nata in California oltre 30 anni fa, con l’obiettivo di diffondere idee che hanno valore. Ogni anno, TED invita i maggiori protagonisti del “pensare” e del “fare” ai suoi TEDtalks per presentare le loro idee in interventi brevi e brillanti. Le conferenze del passato hanno visto protagonisti Bill Gates, Al Gore, Elisabeth Gilbert, Isabel Allende e qualche mese fa Greta Thunberg, l’attivista svedese che ha dato vita al movimento Fridays for Future.

La prima sessione: Nuovi orizzonti

Rodolfo Lacquaniti e il Viaggio di ritorno

Ex bio architetto, oggi si definisce un artista dello scarto. Proviene dalla Calabria e si è trasferito a Firenze, infine si è spostato in Maremma dove ha acquisito semplicità e leggerezza. Qui ha abbandonato l’architettura per abbracciare l’arte: ha iniziato quello che lui chiama Viaggio di Ritorno, un percorso inverso in direzione della realtà del codice genetico. È un progetto globale di espressione artistica che accomuna esperienze creative eterogenee legate a un unico obiettivo, quello di sollecitare l’uomo a prendere coscienza della propria natura vitale e primordiale.

Per saperne di più riguardo al suo concetto di arte potete visitare il suo parco artistico presso l’Agriturismo Podere il Leccio in località Buriano, nel Comune di Castiglione della Pescaia (GR).


Andrea Rodini: cos’è la matematica?

Il cantante e vocal coach esordisce con La matematica che cos’è? A cosa serve?. La matematica è la rappresentazione della realtà attraverso i numeri. La musica, al contempo, è la rappresentazione della realtà fenomenica e emotiva attraverso i suoni: ha una sintassi, una grammatica, un vocabolario e una punteggiatura; anche se non le si associa la parola, il significato giunge lo stesso.

Rodini ha diretto l’orchestra di Sanremo: tra la prima disastrosa prova e la seconda sono passate tre settimane, in cui ha deciso di studiare la direzione d’orchestra (anche su YouTube). Non riusciva però a trovare la chiave per riprendere le briglie di quell’orchestra imbizzarrita finché non si è imbattuto in un video che lo ha aiutato a dirigere nel modo migliore per far fluire la musica: a parlare è Leonard Bernstein, stravagante direttore d’orchestra, che spiega ai suoi studenti la musicalità di Stravinsky in una maniera tutta particolare che permise alla giovane orchestra di toccare con mano la realtà della composizione.

Alla seconda direzione del valzer sanremese Rodini fa tesoro degli insegnamenti e riesce a guidare l’orchestra dove vuole portarla, imparando che la musica è fatta anche di sentimento e comprensione.


Alessandro Fo e Avanzare retrocedendo

Il professore di Lingua e Letteratura Latina all’Università di Siena parla del concetto di Avanzare Retrocedendo negli studi classici: nello studio del passato si avanza infatti solamente guardando indietro. Fo introduce inoltre “libri da conversione”: sono quei libri che cambiano il corso dell’esistenza. Come il poeta latino Namaziano, che Fo ha incontrato durante la maturità del liceo: un personaggio che si deve sradicare dall’Italia invasa dai Goti e decide di tenere un diario del suo viaggio. La scoperta trasforma Fo, studente annoiato, in un latinista.

Come in una famosa foto scattata a Horta, una località nelle Isole Azzorre, la poesia ci rivela di non essere altro che uno sguardo sulla realtà che trasuda ciò che crediamo esista, esattamente come il Nettuno che sembra apparire nella foto: non c’è ma vogliamo credere di vederlo. La poesia, secondo Fo, ti viene incontro e si può nascondere ovunque, anche nei documenti più banali: bollette, circolari, carte del condominio…

Nettuno si rivela. Horta, Isole Azzorre.

Il suo Avanzare Retrocedendo si è configurato nel tradurre testi di poesia antica: servire il testo riportandone tutti i valori possibili dall’ornato al ritmo. È difficile oggi ricostruire l’antico in quanto il nostro orecchio non è più quantitativo. Il privilegio di un traduttore di testi antichi sta nell’aiutarci in questo passaggio cercando di parlare attraverso la voce degli antichi riuscendo, in questo modo, a colmare la distanza tra ieri e oggi.


Massimiliano Pananari: post politica e populismo

Professore di Campaigning e Organizzazione del consenso alla Luiss di Roma e Marketing politico alla Luiss School of Government, Pananari incentra il suo intervento sulla post politica e sui populismi. Nell’epoca dei populismi si richiede più sicurezza rinunciando alla piena libertà.

Pananari fa partire un parallelismo tra la politica odierna e quella nella Rivoluzione francese. Il popolo è un artificio, un feticcio che è stato creato per legittimare il potere e il rapporto tra classi gerarchiche all’interno della società nell’Era dei Lumi. Per legittimare il loro potere i rivoluzionari creano un nuovo pilastro della società, il Terzo stato o la borghesia, facendo così iniziare l’epoca della secolarizzazione che sostituisce, tra le altre cose, il principio della trasmissione dinastica.

Il popolo nasce, dunque, dall’idea di un’impresa comune nella quale l’Ancien régime viene scalzato via dalla borghesia che sostiene di essere un tutt’uno con gli esclusi. Oggi, come con i giacobini, si cerca di abolire i corpi intermedi, producendo una serie di conseguenze sulla vita economica e cittadina. Si è popolo quando si è sostenitori delle idee populiste, si cessa di esserlo quando si passa dall’altra parte. Come può essere una politica veramente inclusiva?

Il popolo come costruzione viene utilizzato oggi, secondo Pananari, attraverso la creazione di neo-linguaggi. Per esempio, il decreto dignità è una dimostrazione ben precisa di cosa sia la neo lingua: un tempo la parola riforma veniva associata al cambiamento positivo, oggi a una riduzione di diritti. C’è una molteplicità di opinioni pubbliche dove i cittadini sono in buona fede ma non comprendono il linguaggio degli altri cittadini.

La seconda sessione: Contaminazione

Chiara Falciani e Simone Furini: l’incrocio di più scienze

Chiara Falciani ha un PhD in Scienze Chimiche e lavora da diciotto anni come ricercatrice presso il Dipartimento di Biotecnologie Mediche dell’Università di Siena, dove opera anche Simone Furbini.

La contaminazione in diversi campi è fondamentale per i due ricercatori. Entrambi ci parlano di come la medicina abbia bisogno dell’informatica per elaborare i dati, dal momento in cui c’è la necessità di analizzarne un’enorme quantità. Grazie alla capacità dell’elaboratore informatico possiamo provare a colmare le nostre lacune su un sistema di analisi utilizzando le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Ma non solo: le questioni sono ancora altre. Come trovare le diverse reazioni ai farmaci tenendo conto degli innumerevoli fattori diversi in ogni organismo? E le diverse patologie?

Questo è il campo di ricerca della Falciani e di Furini, i quali, attraverso lo sviluppo della tecnologia informatica, contano di migliorare ulteriormente la conoscenza dei sistemi e della risposta ai farmaci, per esempio, dei diversi organismi e organi. Con la ricerca, in conclusione, si otterranno risultati concreti per la sicurezza in campo medico.


Lorenzo Allevi e l’Impact Investing

Laureato alla Cattolica di Milano in Economia e Finanza, ha maturato oltre quindici anni di attività nel Venture Capital Sociale. Ci parla di Impact Investing ovvero l’investimento finalizzato alla ricerca di un ritorno finanziario e di un impatto sociale positivo. Attualmente per impatto sociale si intende anche quello ambientale: questo sta facendo perdere la propulsione sociale che era presente dieci anni fa, quando c’erano fortissime pulsioni sociali (immigrazione, disuguaglianza) e il settore pubblico non era stato in grado di risolvere i problemi per mancanza di denaro e di innovazione. Il settore privato non era invece interessato. C’era quindi bisogno di un nuovo modello di risposta ai bisogni: per farlo occorrevano degli imprenditori, in modo da realizzare delle idee concrete con l’aiuto di capitali e competenze manageriali.

Attraverso l’Impact Investing ciò è stato reso possibile. Nel 2007 nasce la prima e unica società di micro-credito in Italia che eroga finanziamenti a soggetti non bankable (impossibilitati ad accedere al credito ordinario in quanto privi di risorse economiche e di garanzie proprie, ndr). Già alla fine del 2014 questo progetto veniva considerato un modello di business europeo.

Allevi ci fa un esempio più vicino a noi: a Grosseto nel 2016 c’è stato un case study sull’agricoltura, nel quale sono stati prodotti ortaggi attraverso serre altamente tecnologiche con metodi idroponici (una delle tecniche di coltivazione fuori suolo, ndr). Ciò è un modo per investire nella produzione agricola utilizzando le nuove tecnologie in larga scala, e potrebbe idealmente cambiare alcuni metodi di coltivazione.

È possibile avere una visione nuova ed è possibile realizzarla: per farlo c’è bisogno del contributo di tutti e soprattutto di tanta ambizione.


Guido Mazzoni e la missione della letteratura

Professore di Teoria della letteratura all’Università di Siena, ci parla di Pasolini. In Scritti corsari (1975), Pasolini introduce il concetto di mutazione antropologica: l’uomo è passato dal mondo fondato sui valori tradizionali e cristiani a uno laico fondato sul piacere e la libertà.

Un esempio è un famoso manifesto pubblicitario dei Jesus Jeans, in cui compare una fotografia di un lato B coperto da cortissimi shorts che cita Gesù con “chi mi ama mi segua”. Ciò esemplifica una trasformazione epocale della società.

Pasolini ha nostalgia dell’Italia popolare ma la disprezza allo stesso tempo; odia anche la società del consumo e dello spettacolo e afferma che gli ultimi due secoli e mezzo sono stati dei secoli di vertiginosa accelerazione.

Come possiamo dunque vivere oggi la società? Secondo Pasolini dobbiamo destreggiarci in una società fondata sull’obbligo di godere. Tra obbligo e piacere troviamo un conflitto paradossale, ma è proprio qui che si fonda la società, nella quale i legami sono poco importanti e dove ci si basa sull’individualismo e sulla volontà di godere. Vi è quindi una polverizzazione dei legami e dell’io personale che la letteratura coglie argutamente.

La missione della letteratura è raccontare la società e le sue innumerevoli facce. Non per questo dobbiamo perdere la speranza: dobbiamo prendere atto di quello che gli scrittori e i poeti vogliono dirci e continuare a progredire.

La terza sessione: Atteggiamento

Juri Bonomi: come possiamo scegliere con metodo?

Laureato in Filosofia, ha avviato nel 2016 la Slum Design, uno studio di comunicazione visiva con il quale aiuta le aziende a sviluppare linguaggi creativi. Raccontando brevemente la sua infanzia Bonomi si interroga sul tema della scelta: siccome in ogni momento noi possiamo fare quello che vogliamo, come possiamo scegliere con metodo?

Per scegliere nel modo giusto è necessario sviluppare un progetto: è così che è nato Slum Design, studio di marketing, comunicazione e design. All’inizio Bonomi e il suo socio hanno partecipato a un concorso di design per creare un’etichetta per un vino pregiato. La competizione è stata vinta con un interessante etichetta che invita chi sceglie questo vino a vivere il viaggio di Ulisse – tema del concorso – durante il consumo del prodotto.

Slum ha vinto nove premi di design in giro per il mondo e oggi è una realtà cresciuta. Juri vive facendo ciò che gli piace fare, viaggia moltissimo ed è felice di dirci che ha concluso come ha iniziato: con la fantasia. Il consiglio che l’imprenditore dà a chi ha un’idea e vuole svilupparla è quello di innamorarsi del progetto e continuare a crescere tra gli alti e bassi.


Luca De Vico e
María del Carmen Marín Pérez: lo studio della retina

Luca De Vico lavora come ricercatore senior presso il Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università di Siena; María del Carmen Marín Pérez è, anche lei, ricercatrice all’Università di Siena.

Entrambi lavorano con le molecole coinvolte nella visione, le rodopsine, che si trovano nella retina dei nostri occhi. Quando queste vengono colpite dalla luce iniziano a cambiare la propria struttura, diventando più lineari.

Perché occuparsi di queste molecole? Entrambi studiano e fanno ricerca sulla retinite pigmentosa, una malattia rara della vista che colpisce una persona ogni 4000. A oggi esistono solo delle cure per rallentare questo processo, che consistono nell’inserire un nuovo pezzo di DNA che riesce a riattivare le molecole. Sono molecole fotoattivabili, ovvero si rigenerano con la luce e. tramite quest’energia, riprendono a funzionare. È un cammino lungo, ma grazie a tante competenze diverse è iniziato; si vuole dare una speranza di miglioramento della qualità della vita a chi sta perdendo la vista. Nonostante siano chimici e non medici, Luca e Maria vogliono impegnarsi nello studio di questa malattia per poter eventualmente proporre delle cure efficaci.


Elena Petricci e Adalgisa Sinigropi: lo sfruttamento dell’energia

Elena Petricci è ricercatrice nell’ambito della Chimica Organica presso l’Università degli Studi di Siena, mentre Adalgisa Sinigropi è Professore Aggregato e Ricercatore all’Università degli Studi di Siena presso il Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia.

Bisogna imparare a sfruttare l’energia: questo il tema del loro intervento. Il nostro Sole emana giornalmente tanta energia quanta ne consuma l’intera umanità in un anno. Come sfruttare al meglio tutta questa energia?

Sinigropi si ricollega al discorso fatto dai due ricercatori precedenti sulle rodopsine, che potrebbero essere utilizzate per attivare i pannelli solari. Quindi questa è una ricerca che può portare vantaggi non solo nel campo chimico e medico ma anche in quello del rinnovamento delle risorse ambientali.



Questi interventi ci hanno posto una grande sfida: bisogna impegnarsi a capire l’importanza di questi temi al fine di lasciare al futuro un mondo degno di essere vissuto.


Chiara Bellemo.

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