"Sport-Università": un binomio possibile

“Sinergia fra sport ed università”. È questo il tema affrontato ieri, 28 gennaio, durante l’incontro svoltosi nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Siena , nell’ambito della presentazione della terza edizione del corso di aggiornamento in “Operatore delle società sportive” in cui sono intervenuti il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il rettore Angelo Riccaboni ed il vicedirettore della Gazzetta dello Sport Umberto Zapelloni.

Il presidente Malagò, nel suo intervento iniziale, ha subito posto l’accento sul concetto di “flessibilità”, fondamentale requisito per aiutare gli studenti che vogliono proseguire, parallelamente alla carriera universitaria, un impegno di tipo sportivo. Concetto da applicare in particolar modo a coloro che eccellono nella propria disciplina.

Avvalendosi della testimonianza di Lorenzo Bruttini, schermidore della nazionale e neo laureato col massimo dei voti in Matematica proprio a Siena, il presidente del CONI ha sottolineato come gli impegni siano direttamente proporzionali al livello che si raggiunge nello sport che si pratica. “Questa scelta coraggiosissima va incentivata e sostenuta”. Rivolgendosi con queste parole alla categoria dei docenti, ha tenuto a precisare come il sostegno alle eccellenze sia quasi un dovere, applicabile non facendo sconti ma venendo incontro all’ agenda dello studente/atleta. “Niente di diverso da ciò che fanno negli Stati Uniti, in Inghilterra ed in Canada”. È questa la linea guida che Malagò promuove affinché venga presa come modello, seppur con le dovute proporzioni sia demografiche che economiche.

Proporzioni sottolineate con cura dal rettore Riccaboni in risposta ad un intervento in cui si proponeva di seguire il modello dei campionati universitari, che potrebbero diventare bacini a cui le società di Serie A dei maggiori sport nazionali potrebbero attingere. “Stiamo attenti a non pensare di poter copiare paesi come gli USA, che non solo hanno dimensioni di un continente, ma possono far affidamento su investimenti cospicui” aggiungendo che “il motivo per cui le università cercano di conquistare i migliori studenti sono legati agli interessi”. Il fattore economico assume quindi un ruolo rilevante ma non centrale.

Infatti lo scopo unico e condiviso, la vera “missione” di questo progetto, come specificato dal rettore, è la formazione del “cittadino globale” che deve avere come caratteristica principale “la comprensione delle varie dimensioni della società”. Valori di integrazione e multiculturalità che si possono sviluppare attraverso un percorso mirato di formazione che solo la collaborazione “Sport –Università” è in grado di fornirgli.

Leonardo Fiaschi

Andrea Coscetti

Piero Di Bucchianico

 

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