Impressioni di un fuori sede: paese che vai, mente che cambi, amici che perdi.


Natale con i tuoi, Pasqua… con i tuoi amici di sempre?


L’amicizia è una cosa seria. Lo sapeva Aristotele, lo sanno tutti, lo hanno imparato a loro spese i fuori sede come me.

Lasciate che vi spieghi: molti di noi non hanno vissuto in grandi città. Veniamo per lo più da piccoli paesi di qualche migliaia di abitanti in cui, ve lo giuro, tutti conoscono tutti (non chiedetemi come, non saprei spiegarvelo).

Tutti si scambiano gli auguri di Pasqua in giro per le strade (non sfuggite a nessuno, credetemi), il tuo gruppo di amici è quello di sempre e difficilmente puoi tirartene fuori e trovarne uno diverso: sarebbe alto tradimento e/o un’auto condanna alla solitudine (non c’è molta varietà di scelta in fatto di esseri umani).

Quando, però, lo si abbandona per andare lontano, è altrettanto difficile mantenerlo intatto. Soprattutto a causa di quel divario disastroso che si viene a creare tra chi è partito e chi non lo ha fatto.

La situazione che si presenta ai tuoi occhi è il distacco più triste: quello fra chi è andato avanti e chi, purtroppo troppo spesso, è rimasto indietro. Tra chi ha aperto la propria mente e chi, per la maggior parte dei casi, non ha cambiato il proprio modo di pensare. Tra chi ha sentito nostalgia e chi ha avvertito una mancanza. Tra chi al suo rientro non trova più un amico e chi, quell’amico lo ha dovuto mettere da parte per continuare la propria vita “giù”.

 

Casa: ciò che viene lasciato è perso?

Il punto è questo: andarsene allarga i tuoi orizzonti, rimanere li mantiene intatti entro i confini del luogo di nascita. E non è assurdo ritrovarsi a passare le vacanze fissando il telefono e domandandosi che fine abbiano fatto gli amici di vecchia data. Alla fine fai il punto della situazione e capisci che il tempo, semplicemente, è trascorso, ed è difficile riuscire ad accettarlo.

Ma è inutile arrabbiarsi, inutile intristirsi: la distanza ridefinisce ogni rapporto. A quelli veri e duraturi mette una virgola, si inizia un nuovo paragrafo, un modo diverso di mantenersi in contatto: è crescita reciproca. A volte, però, mette un punto: per quanto poco tu possa volerlo e per quanto affetto tu possa provare.

In fin dei conti è così: la vita va avanti per tutti. E non sempre, andando avanti, si riesce ad afferrare chi non segue il passo. Non è poi così assurdo: è uno dei cambiamenti che si affrontano quando ci si trasforma in chi si vuole diventare.

E no, non erano amicizie false, non erano persone orribili: sono persone del tuo passato a cui terrai sempre, in un modo o nell’altro. Solo, le vostre idee esistenziali viaggiano ormai su vagoni paralleli.

Semplicemente, non ci passerai più le feste insieme. Pace!


Annachiara Crea.

 

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