Guida di sopravvivenza al bando Erasmus

Vuoi andare in Erasmus ma non sai come fare? Siamo qui per aiutarti a districarti in quel ginepraio che è il bando Erasmus.


Che cos’è l’Erasmus?

Il progetto Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, è un programma di mobilità studentesca dell’Unione europea creato nel 1987. Si tratta di un fantastico progetto che viene portato avanti dalla ultimamente non popolarissima Unione Europea e che dà la possibilità a qualsiasi studente universitario residente in uno Stato membro di poter trascorrere un periodo (variabile dai tre ai dodici mesi per A.A. fino ad un massimo di ventiquattro per ciclo di studi) presso un’università cosiddetta partner, ovvero affiliata alla propria. Chi che vorrà fare domanda per l’Erasmus, potrà farla solo nei confronti di una di queste università partner.

Si può fare domanda sia per l’Erasmus for Studies che per l’Erasmus for Traineeship: nel primo caso andrai a studiare in un’università partner per un semestre o per un intero anno; nel secondo potrai fare un tirocinio in un’azienda o un ente a tua scelta. Sono due bandi differenti: in questo articolo ci concentreremo sul primo; per quanto riguarda il secondo troverete tutte le informazioni qui.

Ganzo! Voglio partecipare! Ma come?

La prima cosa da fare è scaricare il bando di concorso (che troverai qui). Il nostro consiglio, inoltre, è quello di stamparlo, non perché siamo anti-ecologisti convinti, ma semplicemente perché crediamo sia molto più semplice per chiunque rileggerlo e annotarsi scadenze e date su di un pezzo di carta (e col fronte/retro sono solo cinque fogli).

Dopo aver letto attentamente il bando devi selezionare la tua area di studi tra quelle disponibili. Verrai catapultato in una tabella Excel con numerose università da diverse parti d’Europa. Può essere utile filtrare la scelta in base alle competenze linguistiche e alla durata della permanenza nel paese estero.

Una volta selezionate tre università devi tenere a mente alcuni piccoli accorgimenti. Alcuni paesi richiedono una certificazione linguistica ufficiale (non basta l’idoneità rilasciata dall’Università), alcuni corsi inoltre sono destinati solo a studenti al I°, II° o al III° ciclo di studi. Troverai tutte queste informazioni nella pagina Excel; non dimenticare di controllare la data di scadenza per l’invio della domanda!

Importante è anche controllare il sito delle università scelte, in particolare nelle sezioni incoming International students – Erasmus per capire quali corsi potrai frequentare e avere già un’idea, per quanto vaga, degli esami che potranno essere convalidati una volta tornato in Italia.

Dopodiché, accedendo alla segreteria online, potrai iniziare a compilare la richiesta di iscrizione al bando Erasmus. Dovrai inserire le tue tre preferenze in ordine di importanza e aggiungere una piccola motivazione sul perché hai scelto quelle determinate università e quali esami presumibilmente andrai a sostenere (non preoccuparti, non c’è ancora nulla di ufficiale e potrai cambiarli strada facendo!). Ti consigliamo di avere già tutto pronto e una connessione Internet stabile, perché dopo un periodo di inattività il sito va in refresh facendovi perdere tutti i dati (cosa che è successa a qualcuno di noi).

L’accesso sarà attivo dal 28 Gennaio 2019 alle ore 12:00 al 15 Febbraio 2019 alle ore 12:00.

Perfetto, ho fatto tutto! Ma come funziona la selezione?

Per la selezione ci sono tre criteri distinti:

  1. Merito accademico (ovvero n° di crediti ottenuti alla sottoscrizione del bando, media ponderata, voto di accesso alla Laurea Magistrale) calcolato attraverso formule prestabilite. Anche qui il nostro modesto consiglio è quello di verificare queste modalità e provare a simulare un vostro ipotetico punteggio iniziale per non ritrovarvi spiacevolmente sorpresi all’uscita della graduatoria. Se siete ancora in tempo, cercare di dare più esami possibili entro l’1 marzo, data ultima di riferimento per il conseguimento dei CFU spendibili per l’Erasmus.
  2. Conoscenza della lingua straniera richiesta dall’università di destinazione. Se possedete una certificazione allora dovrete presentarla al CLA, Centro Linguistico d’Ateneo, entro il 15 febbraio. Se non avete certificazioni linguistiche non disperate: il CLA organizza dei test di lingua, validi solo per verificare il proprio livello di conoscenza, senza che venga rilasciato un attestato. La prenotazione per i test, che si svolgeranno tra 13, 14 e 15 febbraio, dev’essere fatta qui tra il 28 gennaio e il 15 febbraio.
  3. Congruenza del programma di studio all’estero e motivazione del candidato valutate dal docente promotore della destinazione Erasmus. Sarebbe la famigerata “Lettera motivazionale” che dovreste realizzare prima di iscrivervi al bando, in modo da poter poi procedere con tutte le altre incombenze burocratiche. Non dimenticate che queste lettere verranno lette da un docente e discusse con voi, quindi siate convincenti!

Tutto molto bello, ma come posso permettermelo?

Non disperare! Qualsiasi studente Erasmus ha diritto a un contributo economico, che si differenzia in base alle destinazioni ma che oscilla tra i 250 e i 300 euro. È prevista inoltre un’integrazione ministeriale basata sull’ISEE, di importo compreso tra i 150 e i 400 euro. Ci sono anche delle agevolazioni per studenti disabili, per studenti meritevoli e per i borsisti: per maggiori dettagli ti rinviamo al bando di concorso.

Ancora non sono convinto/a…

È comprensibile: fare l’Erasmus non è una decisione semplice. Si parte lasciando qualcosa di certo (la città in cui si vive, gli affetti, gli studi) per scoprire qualcosa di completamente ignoto. Le variabili in gioco sono moltissime e altrettanti sono i rischi, ma i vantaggi sono infiniti. Vuoi mettere la possibilità di scoprire una nuova cultura, di imparare una o più lingue, di conoscere gente proveniente da ogni parte del mondo? Per non parlare della possibilità di vedere e sperimentare questa Europa di cui tanto si parla. Se hai bisogno di essere convinto, qui Giulia Nicolini ti spiega perchè fa bene uscire dalla comfort zone e qui Federica Pisacane ti racconta la sua esperienza Erasmus.

Ci auguriamo che tu possa scegliere di partire perché, fidati di noi, non te ne pentirai!


Rielaborazione di due articoli (il primo di Francesco Frisardi e il secondo di Giulia Nicolini) a cura di Federica Pisacane.







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