Go!Zilla al Sonar: intervista a Luca Landi

In meno di due anni i Go!Zilla hanno collezionato più di duecento concerti in Italia e in tutta Europa, partecipando a numerosi festival e condividendo il palco con  artisti di alto livello. Lo scorso 15 aprile è stato pubblicato il loro secondo album, “Sinking in your sea”, riscuotendo un immediato successo di pubblico e critica. Il prossimo 24 aprile i Go!Zilla saranno ospiti del Sonar di Colle Val d’Elsa e avranno la possibilità di aprire ai White Hills, band newyorkese che propone sonorità hard rock psichedeliche. Un concerto che si preannuncia interessante, due gruppi che non lasceranno certo impassibili gli spettatori del Sonar. Abbiamo intervistato Luca Landi, membro della band italiana, ad un giorno dall’esibizione.

 

Partiamo dal principio. Chi sono e quando nascono i Go!Zilla?

Il progetto parte nel 2012 e l’attuale formazione è composta da Luca Landi (guitar/vocals), Fabio Ricciolo (drums), Mattia Biagiotti (guitar/vocals). Inizialmente suonavamo in due, ma alla fine Fabio ed io abbiamo deciso di prendere un secondo chitarrista.  Mattia, molto bravo nell’arrangiare i brani, ha saputo dare un valore aggiunto alle nostre canzoni.

 

Come definite la vostra musica?

Fuzz Psychedelic Punk. Anche se è veramente difficile dare una definizione.

 

Il vostro primo disco, “Grabbing a Crocodile”, ha riscosso un discreto successo. C’è stata una maggiore pressione nel realizzare il vostro secondo lavoro? 

Sinceramente no. Siamo riusciti a convogliare tutte le risposte positive che ci sono arrivate in occasione del nostro primo album, così da registrare le nostre nuove canzoni al meglio. Sebbene il primo disco fosse stato pensato per due, Mattia ha saputo inserirsi ottimamente. “Sinking in your sea”, invece, è il risultato della sinergia che si è venuta a creare tra i tre componenti del gruppo in questi ultimi due anni.

 

Ho visto che suonate tanto, soprattutto all’estero. Si può suonare ancora in Italia?

Credo di sì. In Italia, abbiamo partecipato a vari festival, anche se underground. L’estero, certo, ti dà la possibilità di vivere di musica per i cachet più elevati, ma si possono trovare spazi interessanti anche in Italia. Nei prossimi mesi, saremo impegnati per circa settanta date e stiamo organizzando un tour in America. Ad ogni modo, il nostro paese offre ancora buone possibilità per chi vuole fare musica oggi.

 

Questo venerdì aprirete ai White Hills al Sonar di Colle. Avevate mai suonato in questo locale?

Avevo partecipato alle finali dell’Arezzo Wave qualche tempo  fa. La stessa sera suonava anche  Mattia (il batterista della band, ndr), ma in un altro gruppo (ride, ndr).

 

In questo periodo d’intensa tournée continuate a scrivere nuovi brani?

Siamo in continua fase creativa e siamo sempre molto ispirati (ride, ndr). State attenti: faremo sicuramente uscire un disco quando meno ve lo aspettate!

 

Beniamino Valeriano

 

 

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