Giornate d’autunno FAI: Siena riscopre i suoi tesori nascosti


Il gruppo FAI Giovani ci guida alla scoperta del convento di San Girolamo


Piccoli angoli di rara bellezza, nascosti in bella vista e poco accessibili. Sono proprio queste le preziose perle che, annualmente, si schiudono alla vista dei curiosi durante un weekend tutto speciale, il primo grande evento culturale dopo il periodo estivo.

Mi riferisco, ovviamente, alle Giornate FAI d’autunno: un weekend organizzato dal Gruppo FAI Giovani di Siena e promosso dalla delegazione FAI locale. Quest’anno, in via del tutto eccezionale, si aprono le porte del Convento di San Girolamo, per un’esperienza culturale sottotitolata ‘Tra formazione e accoglienza’. Le giornate interessate sono sabato 12 e domenica 13: un evento assolutamente imperdibile.


Per saperne di più, abbiamo raggiunto Filippo Cinotti, referente del gruppo FAI Giovani di Siena. Pazientissimo, ci ha raccontato cosa potremo ammirare.

Un piccolo angolo nascosto, a due passi da Porta Romana

Il convento di San Girolamo è il sito che avete scelto di riscoprire per le splendide ‘Giornate d’Autunno’: perché?

Oltre ad essere uno straordinario scrigno di opere d’arte, il convento di San Girolamo è un luogo della memoria: in quanto molte generazioni di senesi hanno percorso queste sale che ospitavano (e ospitano tuttora, in altre zone) un asilo e una scuola elementare. Per esempio, io e la capo delegazione abbiamo frequentato la scuole elementare proprio lì!


Si potrà rivalutare con occhi nuovi un posto noto ma non conosciuto, giusto?

Vero! Sarà proprio una bella occasione per scoprire un luogo generalmente chiuso al pubblico, ma anche per riscoprire corridoi frequentati da migliaia di piccoli senesi: pensa che l’edificio contiene una scuola dalla fine dell’Ottocento!

Che opere potremo vedere allora questo weekend?

All’interno del Convento si conservano pitture e sculture dal Quattrocento all”Ottocento di importanti pittori senesi: Sano di Pietro, Domenico Manetti, Francesco Vanni, Alessandro Casolani, ecc.

Sarà possibile ammirare una misteriosa ‘chicca’: una bella croce dipinta realizzata a cavallo fra Duecento e Trecento, ancora oggi non studiata dagli storici dell’arte. L’autore è ignoto: è collocabile nell’influenza di Cimabue e Duccio, però non risente del tutto della loro influenza … insomma, per ora un bel mistero! Da vedere.

Il crocefisso ‘riscoperto’.

Come viene utilizzata attualmente la struttura?

Il convento è occupato dalle Figlie della Carità che da anni si occupano di accoglienza, gestendo la mensa dei poveri e l’assistenza ai meno fortunati.


In conclusione, quando possiamo venire per una visita?

La visita si snoda tra il convento e la chiesa: i nostri volontari vi spiegheranno tutto quello che c’è da sapere sulle opere che avrete davanti ai vostri occhi. Le visite iniziano alle 10.00 e terminano alle 17.00: ogni 20 minuti, partirà un gruppo che sarà guidato lungo tutto il percorso. La visita avverrà a fronte di un contributo libero a partire da 5 euro, richiesto dai volontari: l’intero ricavato sarà impiegato a sostegno delle attività statutarie della Fondazione. Infine, ci sarà anche la possibilità di iscriversi al FAI, o di rinnovare l’iscrizione, presso la postazione FAI.


Mattia Barana

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