Giornalisti oggi: vera opportunità di lavoro o sogno irrealizzabile? – #ijf15

Per costruirsi un futuro da giornalista professionista ci vuole coraggio e passione; si ma se questo non bastasse? Questo è stato il tema che si è affrontato al panel intitolato “Vuoi fare il giornalista? Non Farlo!” qui al Festival di Perugia.

All’evento hanno partecipato Giuseppe Smorto, condirettore di Repubblica.it, la giornalista de Il Fatto Quotidiano Caterina Soffici, la giornalista e imprenditrice Giovanna Zucconi, che ha mediato l’incontro e i giovani, giornalista e videomaker, Chiara Baldi e Max Brod.

La cosa che più colpisce di questo incontro sono le differenti idee, prospettive e obiettivi, che distinguono così profondamente quelle che potremmo chiamare la vecchia e la nuova guardia. Infatti pur condividendo la sconfinata passione per questa professione, tante sono le problematiche che questa porta con se e poco conta che venga definita, soprattutto qui al Festival, “la più bella del mondo”.

Caterina Soffici senza troppi giri di parole sconsiglia, caldamente e per tutto il dibattito, di perseguire questo percorso e di sperare in questa professione, poichè come cerca di spiegare, i giovani che si adentrano in questo mondo  non solo devono subire la classica e intramontabile gavetta, per cui si consumeranno di lavoro senza vedersi pagare l’ombra di un quattrino, ma dovranno rassegnarsi anche all’idea di non essere tutelati da un contratto decente persino nel futuro; continueranno ad essere pagati veramente (ma veramente!) poco, non solo il semplice pezzo di cronaca ma anche, ad esempio, la  più importante e impegnativa inchiesta. logo_ijf

Insomma evitando i mezzi termini, se si ha intensione di costruirsi un futuro, non lo si può fare certo per mezzo di questa professione.

Un po’ meno pessimista è invece Giuseppe Smorto, che crede fermamente nel fatto che chi è bravo e merita prima o poi, stringendo i denti e tenendo duro, non potrà far altro che venire premiato con i risultati che merita.

I due ospiti più giovani, hanno raccontato le proprie esperienze, facendo trasparire molto candidamente le loro emozioni e quindi permettendo di comprendere a pieno quella che è la vera situazione di un giovane aspirante giornalista, una situazione di estrema precarietà e molto spesso anche di sfruttamento, da tutti quei giornali che pretendono di continuare a usufruire di questi giovani talenti pur non pagandoli ne dandogli garanzie di alcun tipo.

Come si può capire la situazione è drammatica e probabilmente molti saranno quelli  usciti infastiditi  da questo incontro dalle tematiche così dannatamente reali.

Fra chi ci dice di tenere duro e chi ci “blocca” ancora prima di iniziare, che dovremmo fare noi poveri e semplici appassionati? Una soluzione purtroppo non c’è stata suggerita se non di tirare i remi in barca, però proprio come ho detto in un tweet a Chiara Baldi (@Chiara Baldi86) dopo il suo “momento di emozione”, così come a tutti coloro che ancora vogliono continuare a crederci nonostante tutto e tutti: i sogni sono e rimangono sempre sogni,  per questo FANNO EMOZIONARE!

 

 

Irene Barbieri

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