Dubsmash Mania

Cosa non si farebbe per pochi secondi di celebrità? Impersonare politici, attori o canzoni epiche, non ha importanza, ciò che conta è sbizzarrirsi nelle interpretazioni e ovviamente postare tutto online.

È il nuovo tormentone del web e si chiama Dubsmash, un applicazione gratuita disponibile per iOS e Android che permette a chiunque di registrare il proprio video da doppiatore, grazie a una ricchissima gamma di tracce audio, divise secondo gli argomenti più disparati in tante gallerie. Si può interpretare veramente chiunque, dal politico impegnato in un discorso, al celebre monologo di un attore, così come cartoni animati, canzoni senza tempo e versi di animali.

Questo fenomeno virale arriva dalla Germania grazie al lavoro di tre giovani programmatori, Jonas Drüppel, Roland Grenke e Daniel Taschik che dopo essersi conosciuti ad un Hackthon  (evento al quale partecipano esperti di diversi settori dell’informatica, da sviluppatori di software a programmatori e grafici web) hanno deciso di fondare insieme una società nel 2013. Hanno creato così questa app, veloce ed intuitiva, caratteristiche essenziali per un simile successo.
In questo modo il trend dei video in playback, che si era già palesato qualche anno fa con l’applicazione Vine, con la quale si creavano video (chiamati appunto vines) da condividere sui social e della durata massima di 7 secondi (contro i 15 di Dubsmash), è diventato veramente accessibile e allettante per chiunque, così da proclamarsi fin da subito mania.

Infatti è inutile nasconderlo, ognuno di noi scorrendo la propria homepage, su Facebook, Twitter o Instagram, così come per messaggio, è stato inondato da una quantità esorbitante di video del genere (chissà che poi alcuni di questi non siano stati creati proprio da voi stessi?!), che nascono con l’idea di essere, o per lo meno di cercare di essere tutti da ridere.

Questi video-selfie, così come sono stati ribattezzati, sembrerebbero veramente la nuova frontiera della condivisione online; e l’applicazione dopo aver scalato le classifiche mondiali ha portato alla creazione di migliaia di sketch comici e veloci che trasformano in poco tempo ragazzi e ragazze anonimi in celebrità.

Il record di clic, almeno in Italia, va a una ragazza diciannovenne della provincia di Torino, Carlotta Minutillo, che montando insieme svariati video-selfie dubsmash ha raggiunto in pochi giorni 3 milioni di visualizzazioni e quasi 100’000 like sul suo profilo Facebook. Lei a Wired dice che nonostante le piaccia da sempre imitare vari personaggi celebri, così come i suoi familiari, mai si sarebbe aspettata un tale successo, che addirittura le ha fatto ricevere delle offerte di lavoro.

Dunque alla fine di tutto questo la domanda sorge spontanea, com’è possibile che queste applicazioni siano, specialmente fra i giovani, così popolari? Che vengano create appositamente per soddisfare il nostro sempre più spasmodico narcisismo? Che rispecchino semplicemente una moda, o siano una palese dimostrazione della nostra poca autostima, una scorciatoia per sentirsi, almeno per un poco, considerati?

Probabilmente ognuno di noi ha già la sua risposta in mente, ma la tentazione è troppo forte per non continuare a scorrere, ancora una volta, le gallerie incantate di Dubsmash in cerca dell’ennesimo audio simpatico e originale da doppiare con cura e postare al più presto nel mare infinito del nostro ego.

 

Irene Barbieri

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