Corte dei Miracoli, ‘aspettando lo sfratto’ con Francesco Ianniello

Questa mattina, dalle 8:30 alle 10:30, la Corte dei Miracoli ha proposto l’evento Breakfast a Corte – Aspettando lo sfratto. Come si evince dal titolo, l’incontro riguardava chiaramente una colazione gratuita, ma anche un non altrettanto chiaro sfratto.

Qualsiasi abitante di Siena conosce, anche solo di nome, la Corte dei Miracoli in via Roma 56, un’associazione culturale situata nel complesso architettonico facente parte dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò, nella Palazzina Livi.

Chi la conosce per i corsi di danza indiana o per quelli di teatro, chi per i corsi di lingua o per le serate del fine settimana, la Corte dei Miracoli è nell’immaginario collettivo un luogo di aggregazione e di promozione culturale, “un punto energetico, vitale e creativo del panorama senese”, come si può leggere nel sito dell’associazione.

La prima notizia ufficiale dello sfratto mandata ai tesserati è datata 18 novembre 2016 con una mail dal titolo “La Corte è salva (per ora!) – Raggiunto accordo ponte con l’amministrazione comunale”. La mail spiegava quello che è poi stato confermato in data odierna 29 novembre 2016: in seguito a un incontro con il sindaco Bruno Valentini e con l’assessore alle politiche sociali Anna Ferretti si è giunti a un accordo che dovrebbe consentire alla Corte dei Miracoli di svolgere regolarmente le sue funzioni fino a giugno 2017.

Per comprendere meglio15216076_1366770809999749_2051053127_o la situazione e per vivere il momento della momentanea chiusura dei locali della Corte, siamo andati alla “colazione dello sfratto” e abbiamo parlato con Francesco Ianniello, referente dell’Ufficio Comunicazione e direzione culturale della Corte.

Tutti conoscono la Corte dei Miracoli a Siena, ma raccontaci cos’è, cosa fa e perchè ce n’è bisogno.

La Corte è un’associazione culturale che esiste da 18 anni, siamo la prima associazione di Siena e provincia come numero d’associati, circa 600/700 l’anno. Operiamo nel campo della formazione: attualmente abbiamo una ventina di corsi tra yoga, fotografia, teatro, danza contemporanea, danza indiana, breakdance e hiphop per ragazzini. Le sale vengono date agli insegnanti che poi gestiscono autonomamente i propri corsi.

Poi abbiamo la parte sociale, che è la parte più importante della Corte, con la scuola d’italiano (Associazione di promozione sociale S.C.U.O.L.A. Nda) che offre corsi gratuiti per i cittadini e gli studenti di origine straniera, e uno sportello d’accoglienza per immigrati in cerca di casa e lavoro.

La Corte è anche un contenitore di altre 16-17 associazioni che operano e che hanno la sede legale nella Palazzina Livi (residenze culturali: Natana Vedica East/West Performing Arts, Associazione Culturale FUNDANZA, Teatro della Pioggia, Associazione Yoga e Tao / Il Sole nel cuore nda).

La parte culturale riguarda una serie d’iniziative che facciamo durante l’anno, spesso in collaborazione con altri enti come è accaduto quest’anno con Amnesty e Unicef, con il Cacio&Pere, il LinkSiena e l’Arcigay oppure iniziative gestite autonomamente da noi come presentazione di libri e spettacoli teatrali. La parte più nota è il concerto del sabato sera, uno storico appuntamento dal vivo che si svolge ormai da vent’anni.

Che cosa sta succedendo, perchè vi sfrattano?

Ci sfrattano perchè la situazione alla Corte è sempre stata molto precaria e mai realmente regolarizzata fino in fondo. Questo posto fu occupato vent’anni fa e poi fu gestito dalla Corte dei Miracoli. Sono anni che l’Usl di Siena, proprietaria dello stabile,  tenta di mandarci via. Un mese fa siamo finalmente riusciti a trovare un accordo tra Usl, Comune e Regione.

Oggi ci sfrattano affinché la Usl possa passare lo stabile al Comune. Successivamente il Comune, attraverso un bando primaverile che speriamo di vincere, lo assegnerà con un contratto di 6+6 anni. La Corte sarà chiusa solo per un mese per dei lavori al tetto finanziati dalla Regione.

C’è molta commozione, ma nessuno si sta disperando perchè siamo sicuri di rientrare tra un mese per terminare l’anno associativo. La prospettiva è di una regolarizzazione della situazione.

Che cosa accadrà in questo mese, vi trasferirete momentaneamente?

No, questo mese sospendiamo tutto. Riprenderemo a gennaio e continueremo fino a giugno con le regolari attività.

Ci fermiamo questo mese per la messa in sicurezza di tegole pericolanti e per il passaggio burocratico di carte tra il Comune e la Usl. I lavori più importanti che servono esternamente vengono rimandati alla prossima estate.

Giada Coccia

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